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Sabato a Bologna la prima delle tre manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil. C’è anche Schlein. Landini: “Piazza aperta a tutti”

Sabato a Bologna la prima delle tre manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil. C’è anche Schlein. Landini: “Piazza aperta a tutti”
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Si parte da Bologna. Il prossimo 6 maggio nel capoluogo emiliano si terrà la prima delle tre manifestazioni interregionali organizzate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Il secondo appuntamento sarà il 13 maggio a Milano e poi, il 20 dello stesso mese a Napoli. Le mobilitazioni fanno seguito alla campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori tenute a partire da aprile. Le organizzazioni dei i chiedono al governo un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali. E di ottenere risposte, dai salari alle pensioni, dal fisco all’occupazione, stabile e di qualità. Sul palco si alterneranno i leader Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Alla mobilitazione bolognese sarà presente la segretaria del Pd Elly Schlein che ha annunciato oggi la sua partecipazione. Per ora non c’è un’adesione ufficiale del Movimento 5 Stelle, il cui leader Giuseppe Conte ha annunciato una manifestazione contro il governo per giugno.

“Chiunque ha diritto di manifestare: adesso in piazza noi ci andiamo con le nostre posizioni e sono aperte a tutti, quando manifestiamo invitiamo tutti, chi è d’accordo con noi partecipa“, ha detto oggi Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a proposito dell’idea di un asse con i partiti di opposizione per le mobilitazioni di piazza contro le politiche del governo. “Noi facciamo il nostro mestiere, parliamo con le forze politiche e chiediamo loro di essere coerenti e assumersi delle posizione, in Parlamento di fare la loro parte secondo le cose che pensano”, ha spiegato Landini. Il leader del principale sindacato italiano ha poi sottolineato che “noi non siamo una forza dell’opposizione, noi siamo il sindacato, non parliamo per nessuna forza politica, parliamo per tutti i lavoratori: quelli che hanno votato a sinistra, quelli che hanno votato a destra e quelli che non sono andati a votare. Noi vogliamo dare voce a questo, se poi le forze politiche sono d’accordo con le nostre proposte e le sostengono bene, ma il nostro è un ruolo autonomo che non risponde alle forze politiche, al Governo, ma alle persone che vogliamo rappresentare”.

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