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Ultimo aggiornamento: 13:02 del 15 Aprile 2023

Attentato in Giappone, bomba carta lanciata durante un comizio col premier Fumio Kishida. Arrestato un 24enne

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A meno di un anno dall’attentato dell’ex premier Shinzo Abe, avvenuto durante un comizio elettorale, torna la paura in Giappone. La stessa dinamica si è ripetuta nella tarda mattinata di oggi nella città di Wakayama, nel sud ovest dell’arcipelago, dove il capo dell’esecutivo, Fumio Kishida, si trovava nei pressi del porto di Saikazaki per dare sostegno al candidato del partito Liberal-democratico, in occasione delle imminenti elezioni distrettuali. La polizia ha arrestato un uomo di 24 anni, Ryuji Kimura, che ha lanciato un ordigno esplosivo simile a una bomba carta in direzione del premier, prima di essere raggiunto e bloccato dalle forze dell’ordine. Kimura vive nella città di Kawanishi, nella prefettura di Hyogo. Fonti investigative hanno detto alla tv giapponese che sono stati trovati due oggetti cilindrici, uno dei quali è esploso. L’altro è stato sequestrato dalle autorità.

L’esplosione, seppur contenuta, della bomba ha creato confusione ma non ha provocato feriti tra la folla, e lo stesso Kishida è rimasto illeso nell’incidente. Il suo discorso è stato cancellato, mentre si fa luce sull’ennesimo episodio di quello che appare a tutti gli effetti il gesto di uno squilibrato e sull’adeguatezza delle misure di sicurezza che regolano eventi di tale portata, rispetto agli standard occidentali. Sebbene il Giappone abbia il più basso tasso di criminalità tra i paesi sviluppati e l’uso di armi sia altamente circoscritto, la presenza seppur sporadica di atti criminali individuali richiama a una maggiore cautela delle autorità. L’assassinio dello scorso luglio di Abe, il primo ministro giapponese più longevo dal dopoguerra, venne eseguito da una persona che riuscì ad avvicinarsi liberamente al premier durante un raduno elettorale che si svolgeva nella città di Nara, prima di esplodere due colpi da distanza ravvicinata con una pistola artigianale. L’aggressione di oggi presenta diverse similitudini con l’attentato contro Abe. In quel caso un uomo di 42 anni, che aveva potuto avvicinarsi liberamente eludendo la scorta, è stato incriminato con diverse accuse a suo carico, tra cui omicidio colposo.

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