Diciotto anni fa il game designer Shinji Mikami, autore di Resident Evil e Dino Crisis prese la decisione di riscrivere la saga di Capcom per le nuove generazioni di console, stravolgendo le meccaniche del survival horror, cambiandone la visuale e rendendo il tutto decisamente più action. Resident Evil 4 , uscito all’epoca come esclusiva Nintendo GameCube, fu accolto da critica e giocatori in maniera entusiastica: Mikami era riuscito non solo a svecchiare la saga ma a costruire un modello di camere e visuale che sarebbe diventato ispirazione per molti videogiochi a venire, oltre che per i seguiti della saga dell’orrore di Capcom.

Gameplay e comparto tecnico – innovarsi senza cambiare
Essendo un Remake a tutti gli effetti, questo Resident Evil 4 vede una nuova modellazione 3D molto simile al recente capitolo Village, sicuramente l’utilizzo di una grafica più definita e del raytracing danno nuova luce a un comparto grafico che ormai portava i segni del tempo, ma sembra che Capcom non abbia voluto spingere troppo su questo lato, concentrandosi soprattutto sul gameplay e sulla storia, riscrivendo mappe, storia e dialoghi; nonostante la mancanza di Mikami nel team, si è optato per riscrivere la narrazione del capitolo con toni più adulti, eliminando quelle ingenuità che distoglievano il giocatore da quello che è un capitolo ormai integrato con la macro storia di Resident Evil, tra seguiti e spin off, ereditandone anche lo stile più cupo e spaventoso.

L’aggiunta della possibilità di pararsi con il coltello, che ora può anche consumarsi e rompersi, e le uccisioni stealth sono due ottimi esempi di come si può svecchiare un gameplay senza snaturarlo, portando il giocatore ad essere più cauto nell’affrontare le sezioni del gioco, decisamente più portato alla sopravvivenza che all’azione; l’aver cambiato poi la natura di Ashley, da semplice pedina da salvare e proteggere a personaggio vero e proprio, sono ottimi motivi per essere rigiocato anche dai veterani della saga.

Quello che troviamo dunque in questo remake sono molte migliorie che vanno di fatto a rendere decisamente migliore e attuale un gioco di due decadi fa, non solo le meccaniche moderne, un’intelligenza artificiale per i nemici che incontreremo nettamente superiore alla precedente e tutta una serie di aggiunte sui livelli di difficoltà, il titolo si presenta inoltre completamente doppiato in italiano, cosi da allinearsi meglio ai remake dei capitoli 2 e 3 della saga, una graditissima aggiunta! Si è puntato anche sul lato estetico con diversi costumi, tra quelli sbloccabili e acquistabili online alla personalizzazione della valigetta delle armi, con pendenti di diverso tipo che possono offrirvi dei bonus a seconda delle combinazioni ma anche per dare quel tono kitch al vostro inventario, ma che in pieno stile Capcom.

In definitiva persino chi conosce Resident Evil 4 a memoria, grazie a questo remake, potrà rivivere la turbolenta avventura di Leon in spagna, senza rischiare di annoiarsi; questa nuova versione di Resident Evil 4 è decisamente migliore sotto ogni punto di vista e farà la felicità dei veterani della saga e di chiunque stesse cercando un gioco di azione horror decisamente sopra la media, trovando un prodotto maturo e completo e molto più coerente con la saga di cui fa parte.

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