Ventidue pulmini adibiti al trasporto scolastico sono andati a fuoco e sono andati completamente distrutti sabato notte sera a Roma, in via Ostiense. Sul posto sono intervenute sei autobotti del vigili del fuoco. I vigili del fuoco, che sono intervenuti i vigili del fuoco con sei squadre, sono riusciti a evitare che il rogo si propagasse agli altri mezzi parcheggiati nel piazzale. Non risultano al momento persone intossicate o ferite. La notte scorsa un altro vaso incendio si è verificato la scorsa notte nella Capitale. Sedici auto di Poste Italiane sono andate a fuoco in viale Palmiro Togliatti. Anche in questo caso nessuna persona è rimasta coinvolta.

“Dai primi rilievi effettuati – spiega una nota del Comune di Roma – appare possibile la natura dolosa delle fiamme, innescate in diversi punti, ma è necessario attendere la fine delle indagini. Il sindaco Gualtieri è in contatto con il Questore di Roma e il comandante provinciale dei Vigili del fuoco per conoscere l’esito degli accertamenti. I mezzi presenti all’interno del deposito privato non erano da tempo più utilizzati da Roma Capitale e la maggior parte di quelli andati distrutti era stata dismessa.

L’attacco incendiario alle auto di Poste Italiane è stata rivendicata con una lettera comparsa questa mattina su diversi blog che fanno riferimento alla galassia anarchica. “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito – si legge – regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane”. Gli anarchici si dicono “fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo stato Italiano”.

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