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Sharon Stone: “Per Basic Instinct persi la custodia di mio figlio. E ai Golden Globe tutti ridevano di me, volevo strisciare in un buco”

L'attrice, ospite del podcast Table for Two, racconta come, durante un'udienza per il divorzio dal marito Phil Bronstein nel 2004, il giudice avrebbe fatto riferimento alla sua performance in Basic Instinct per toglierle la custodia del figlio Roan

di Emanuele Corbo

Un “abuso di potere” in piena regola è quello denunciato da Sharon Stone nel corso del podcast Table for Two, nel quale ha raccontato come, durante un’udienza per il divorzio dal marito Phil Bronstein nel 2004, il giudice avrebbe fatto riferimento alla tanto discussa quanto celeberrima performance dell’attrice in Basic Instinct per toglierle la custodia del figlio Roan.
“Persi la custodia di mio figlio quando un giudice chiese al mio piccolo: ‘Sai che tua madre fa film sexy?‘. Fu come un abuso dal sistema, la considerazione che mi veniva data come genitore, perché avevo fatto quel film” sono state le parole di Sharon Stone. Nel 1998 la diva di Hollywood ha sposato Phil Bronstein, editore del giornale San Francisco Chronicle. Negli anni della loro unione Sharon ha subìto diversi aborti spontanei a causa di una malattia autoimmune e dell’endometriosi e per questo non ha potuto avere figli biologici. Ecco perché nel 2000 la coppia ha adottato il piccolo Roan Joseph. Eppure, nell’udienza per il divorzio, sarebbe stata tirata in ballo la professione dell’attrice e in particolare quel conturbante accavallamento di gambe nel thriller erotico diretto dall’olandese Paul Verhoeven che nel 1992 ha sbancato il botteghino e acceso la fantasia di milioni di spettatori in tutto il mondo.

In seguito alla sentenza Sharon Stone ha ottenuto ugualmente il diritto di visita a suo figlio, ma la decisione del giudice avrebbe avuto sul suo cuore di mamma conseguenze non da poco se si pensa che l’attrice è stata ricoverata per problemi cardiaci: “Mi ha letteralmente spezzato il cuore” ha commentato lei stessa. I retroscena legati a Basic Instinct però non si fermano qui. Alla serata dei Golden Globe del 1993 Sharon era nominata come ‘Miglior attrice in un film drammatico‘ e in quell’occasione si è sentita profondamente umiliata come ha spiegato nel podcast. Tutti in sala, infatti, hanno iniziato a ridere quando è stato annunciato il suo nome tra i possibili vincitori. Il motivo è sempre lo stesso: la scena in cui durante l’interrogatorio il suo personaggio accavalla le gambe senza indossare gli slip. “È stato orribile. Ero così umiliata” ha confessato la diva, “Qualcuno ha idea di quanto sia stato difficile interpretare quella parte? Quanto spaventoso? […] Io avevo fatto un provino, avevano offerto quel ruolo ad altre 13 persone e ora stavano ridendo di me. Volevo solo strisciare in un buco”.

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