Oltre 11mila presenze in Engadina e social impazziti per The I.C.E. di St. Moritz, il concorso di eleganza, nato nel 2019 che quest’anno ha raggruppato 48 vetture classiche di alto profilo storico sulla superficie ghiacciata del lago della località svizzera. La presenza di tantissimi giovani e famiglie ha quasi fatto passare in secondo piano la vittoria, quale “Best in Show” della Lancia Strato’s HF Zero, disegnata dalla matita del geniale Marcello Gandini (già papà della Alfa Romeo Montreal, Lamborghini Miura, Urraco e Maserati Ghibli, solo per citarne alcune).

Calato il sipario sull’edizione 2023, è tempo di bilanci. La formula, in particolare, si è rivelata attrattiva: due giorni con vetture da ammirare sia in forma statica che dinamica in un contesto insolito, e il costo di un biglietto d’ingresso da “quote popolari”, ha portato un grande numero di appassionati nella esclusiva località svizzera, presa d’assalto fin dalle prime ore del mattino.

“Siamo molto soddisfatti di questa edizione 2023 che conferma la scelta del nuovo format pensato su due giorni. – ha dichiarato Marco Makaus, ideatore e patron della manifestazione – 48 ore di emozioni dove il palcoscenico naturale offerto dalla superficie ghiacciata del lago, ha accolto appassionati giunti da tutto il mondo”.

Come detto, la vettura che ha convinto la giuria e si è aggiudicata il titolo di “Best in Show” è la Strato’s HF Zero. La Strato’s, presentata al Salone dell’Auto si Torino nel 1970, è un prototipo marciante rivoluzionario disegnato dallo studio Bertone: lungo 358 cm e alto solamente 84. Sotto il cofano monta un V4 1600 cc, lo stesso della Fulvia Coupè HF di cui prenderà l’eredità nel Campionato del Mondo Rally, vincendo, nella sua versione definitiva “Stratos” il titolo iridato per tre stagioni consecutive dal 1974 al 1976. Per salire a bordo e mettersi ai comandi va alzato il parabrezza e smontato il volante. La Strato’s, ancora perfettamente marciante, è stata ammirata anche nella sua esibizione dinamica sulla neve.

In prima linea c’erano anche Maserati e Pagani che nello splendido scenario della Alpi Svizzere hanno portato dei veri e propri gioielli: una Grecale one-edition “Mission from Mars” e una evergreen, la 3500 GT Vignale Coupé, per la Casa del Tridente; una Zonda e una “Coda Lunga”, per l’atelier di San Cesareo sul Panaro. Cristopher Pagani non si è risparmiato concedendosi ai tanti che chiedevano un selfie o più semplicemente di poter ammirare e fotografare un particolare della vettura nascosto dalla carrozzeria in carbonio.

Altrettanto qualificato, infine, il “pacchetto” dei vincitori delle cinque classi in gara, scelti dalla giuria degli esperti. Per la categoria Open Wheels, la Maserati 420M/58 “Eldorado” del 1958; per le Barchettas on the Lake, la Ferrari 500 Mondial Series II del 1955; tra le Le Mans 100 ad avere la meglio è stata la Ferrari 250 Testarossa “Lucybelle” del 1958 mentre tra le Concept Cars & One Offs è stata la Lancia Strato’s HF Zero del 1970. A chiudere il novero dei vincitori, nella categoria Queens on Wheels, è stata infine la Bentley S1 Continental Drophead Coupé del 1958.

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