Come si interviene?

Si capisce quanto sia fondamentale fare diagnosi precoce: “Bisogna subito avviare una terapia antibiotica abbinata a un intervento chirurgico per eliminare i tessuti morti ed evitare la diffusione dell’infezione”, spiega Cauda. Esistono poi alcuni fattori di rischio, come diabete, cirrosi, insufficienza renale che possono predisporre a questo tipo di infezione, ma ripeto, non è un evento che ci si aspetta di vedere con particolare frequenza, anzi è rarissimo. È evidente che non va sottovalutato e nel dubbio fare prevenzione”. Come? Ecco le azioni da fare:

pulire bene la ferita con acqua e sapone
disinfettarla molto bene
osservare: se evolve con un arrossamento importante che nel giro di poche ore evolve con necrosi del tessuto, occorre andare subito in terapia intensiva.

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