A cinque anni dal massacro nel liceo di Parkland in Florida, dove morirono 17 studenti, lunedì sera un’altra strage in una scuola ha sconvolto gli Stati Uniti riproponendo il caso di un killer con problemi di salute mentale che era già stato arrestato per un’arma da fuoco carica e nascosta senza il relativo permesso. Questa volta teatro della follia omicida è stata la Michigan State University (Msu), dove un uomo ha aperto il fuoco nel campus uccidendo tre studenti e ferendone altri 5, che ora si trovano in condizioni critiche. La polizia ha identificato due delle vittime come Brian Fraser e Alexandria Verner, mentre il sospetto killer è il 43enne afroamericano Anthony Dwayne McRae, che dopo la strage si è sparato togliendosi la vita durante uno scontro con gli agenti.

L’allarme è scattato poco dopo le 20 locali nel campus di East Lasing, a circa 150 km da Detroit: l’uomo, che indossava una maschera nera e scarpe rosse, ha aperto il fuoco in un edificio accademico chiamato Berkey Hall e poi nell’Union building dell’ateneo, seminando il panico. Un ragazzo che si trovava in una delle classi dove si è presentato il killer ha definito quanto accaduto come “un momento surreale”. Dominik Molotky ha spiegato che stava seguendo una lezione sulla storia cubana quando verso le 20.15 ha sentito uno sparo proprio fuori dall’aula: “Sono corso nell’angolo più lontano della stanza, e dopo quel primo colpo l’uomo è entrato in classe e ne ha sparati altri tre o quattro”. Poi alcuni studenti hanno sfondato la finestra e sono usciti dall’aula, aiutando anche i compagni a scappare. Un altro giovane, Graham Diedrich, ha raccontato che al momento della sparatoria si trovava nella biblioteca dell’ateneo: “Con dei compagni che erano con me abbiamo preso alcuni mobili pesanti e ci siamo barricati in una sala studio”.

Secondo quanto riferito in conferenza stampa, McRae non aveva alcun legame noto con l’università, mentre ancora non è chiaro il movente. La polizia tuttavia ha confermato di aver trovato un biglietto in tasca del killer il quale “indicava una minaccia per due scuole pubbliche di Ewing”, in New Jersey. Secondo le forze dell’ordine McRae aveva “un possibile collegamento con Ewing”. Inoltre, “un’indagine ha rivelato che l’uomo aveva una storia di problemi di salute mentale”. Secondo i registri del dipartimento penitenziario del Michigan ottenuti dal Washington Post, McRae era stato già arrestato nel 2019 perché trovato con un’arma da fuoco carica e nascosta senza il relativo permesso. Lui si dichiarò colpevole della violazione e trascorse un anno e mezzo in libertà vigilata, terminata nel maggio 2021.

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