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Fabio Volo torna con un nuovo film: “Meglio una separazione civile che un matrimonio triste, come è successo a me e Johanna”

Lo scrittore è il protagonista, insieme a Vittoria Puccini, del nuovo film "Una gran voglia di vivere", in uscita il 5 febbraio su Prime Video e tratto dal suo romanzo omonimo

di F. Q.

“Meglio una separazione civile che un matrimonio triste”. È questa la profonda consapevolezza a cui è giunto Fabio Volo dopo la fine del suo amore con la compagna Johanna Maggy, una presa di coscienza che ha avuto un impatto tale sulla sua vita da esser diventata anche il fulcro prima di un suo romanzo e ora del suo nuovo film, Una gran voglia di vivere, in uscita il 5 febbraio su Prime Video. “Ci sono spunti autobiografici che poi ho vissuto, mi sono separato dopo dieci anni dalla mia compagna islandese, Johanna, con cui ho due figli di 9 e 7 anni. Il camper è un’esperienza fatta personalmente. Lì parcheggio dove voglio e scrivo, come faccio quando prendo il Freccia Rossa. Non vedo l’ora di prendere un treno. A giugno compio 51 anni, e forse sto imparando a godere la vita. E’ sempre stata una lotta continua col senso del dovere. Ho fatto il panettiere, il muratore, il cameriere”, spiega Volo al Corriere.

Lo scrittore è il protagonista della pellicola insieme a Vittoria Puccini: nella storia i due formano una coppia apparentemente perfetta ma profondamente infelice: decidono di fare un viaggio in camper in Norvegia con il loro figlio per cercare di rinsaldare il rapporto ma, al ritorno, questo si dissolve definitivamente. Lei è un’architetta che ha fatto un passo indietro sul lavoro per dare priorità alla famiglia e non smette di rinfacciarlo a lui, un ingegnere che “tende a funzionare più che a vivere, non ha una grande educazione sentimentale e non riesce a esprimere le sue emozioni”. “Ecco, io non voglio che i miei figli siano a loro agio nell’infelicità, come lo sono stato io”, conclude Fabio Volo tirando le somme di questa storia ma anche un po’ della sua vita.

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