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Pelè morto, la mamma non lo sa ancora. Parla la sorella: “Lei è nel suo mondo. Lui mi ha parlato poco prima di morire, era calmo”

Maria Lucia, sorella di O'Rei ha spiegato: "Siamo riusciti ad accompagnarlo, lui stesso sentiva che se ne stava andando. Era calmo. Abbiamo parlato un po', ho visto quello che provava, sapevo che se ne andava. Essendo molto religioso, quando mi ha parlato, mi ha detto che era nelle mani di Dio"

di Paolo Aruffo

Sono giorni di lutto per il mondo del calcio, da quando si è appresa la notizia della morte di Pelé, avvenuta lo scorso 29 dicembre all’ospedale Albert Einstein di San Paolo per “insufficienza multiorgano a causa del cancro“. Tutto il mondo è in lutto. Tutto, tranne l’anziana mamma, che ancora non lo sa. A riportare la vicenda è anche il Sun, il quale racconta come la donna, 100 anni lo scorso novembre, non sia stata ancora informata della morte del figlio. Questo è quanto emerso durante la notte, ovvero quando la figlia Maria Lucia (che si prende cura di mamma Celeste) avrebbe dichiarato: “Parliamo ma lei non conosce la situazione. È nel suo mondo“. E chissà se lo saprà mai. La sorella di Pelé ha spiegato di aver parlato più volte con lei delle condizioni di suo figlio e di averle fatto capire la gravità della condizione: “A volte capisce, a volte no. Lei apre gli occhi e io le dico: ‘Preghiamo per lui’. Non è cosciente”, le parole Maria Lucia a ESPN. Come riportato da Fanpage, l’ultima visita di Maria Lucia al fratello risale al 21 dicembre, quando era in ospedale in condizioni critiche: “È stato molto difficile – ha raccontato la donna, l’unica rimasta dei fratelli di Pelè, visto che l’altro figlio maschio, Zoca, era morto due anni fa a 77 anni –. Sappiamo che non siamo eterni, ma mi ha rattristato molto il cuore. Siamo riusciti ad accompagnarlo, lui stesso sentiva che se ne stava andando. Era calmo. Abbiamo parlato un po’, ho visto quello che provava, sapevo che se ne andava. Essendo molto religioso, quando mi ha parlato, mi ha detto che era nelle mani di Dio. Penso che il calcio muoia un po’ insieme a lui. Quello che ha rappresentato, quello che ha vissuto nel mondo del calcio sarà molto difficile da superare”. Intanto il Brasile ha esaudito il desiderio di O’Rei: la camera ardente sarà allestita sul campo dello stadio Urbano Caldeira, soprannominato Vila Belmiro, fuori San Paolo. La cerimonia è prevista per il prossimo 2 gennaio alle ore 10 locali e finirà il giorno successivo alla medesima ora. I funerali, invece, si terranno il 3 gennaio, preceduti da un lungo corteo funebre per le strade di Santos. Corteo che, a quanto pare, dovrebbe passare anche davanti alla casa della madre di Pelé. La sepoltura, infine, avverrà al Memorial Necròpole Ecumenica, il cimitero verticale più alto al mondo, dopo un cerimonia privata, riservata solo ai familiari più stretti. Il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale mentre il sindaco di Santos ne ha dichiarati sette nella città dove il fuoriclasse brasiliano ha giocato per quasi vent’anni.

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