È morto il re del calcio. Addio a Edson Arantes do Nascimento, il leggendario Pelé. La notizia campeggia sulla prima pagina del quotidiano brasiliano O Globo e il mondo del calcio non può che piangere per uno dei calciatori più forti di sempre. Il campione, 82 anni, era malato da tempo. La figlia Kely ha postato un commovente addio: “Tutto ciò che siamo è grazie a te, ti amiamo infinitamente Riposa in pace“. Tre i cuori spezzati su Instagram per una foto in cui si vedono le mani dei figli intrecciate con quelle del campione. Sul profilo dell’ex numero 10 brasiliano l’ultimo post recita: “L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio del re Pelé, serenamente scomparso oggi. Amore, amore e amore, per sempre”. La famiglia del campione chiederà al Santos di ritirare la maglia numero 10 perché “nessuno indossi la maglia che un tempo apparteneva al Re del calcio” secondo quanto riporta Globo Esporte. Pelé indossò la maglia numero 10 del Santos tra il 1956 e il 1974. Attualmente, il numero 10 della squadra brasiliana è sulle spalle del venezuelano Yeferson Soltedo. “Ama, ama e ama per sempre”. Questo ”il messaggio” di Pelé “che oggi diventa una eredità per le generazioni future scrive la famiglia in comunicato diffuso su Twitter, Instagram e Facebook. Accompagnato da una foto in bianco e nero di Pelé sorridente, la nota recita: “L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio del re Pelé, che è morto oggi in pace. Nel suo viaggio, Edson ha incantato il mondo con il suo genio nello sport, ha fermato una guerra, ha svolto opere sociali in tutto il mondo e ha diffuso quella che più credeva essere la cura per tutti i nostri problemi: l’amore”.

“La morte per il cedimento di più organi a causa del cancro” – Le informazioni sul suo stato di salute da settimane erano pessime. Era ricoverato dal 29 novembre all’ospedale Albert Einstein di San Paolo e nell’ultimo bollettino medico si leggeva che le sue condizioni erano peggiorate per unadisfunzione renale e cardiaca”. Il fuoriclasse brasiliano era stato operato un anno fa per un tumore al colon. A inizio dicembre il quotidiano Folha de Sao Paulo aveva scritto che l’ex calciatore non avrebbe reagito al trattamento chemioterapico e ora sarebbe sottoposto a cure palliative. Il precedente bollettino ufficiale dello staff medico aveva spiegato che l’ex campione brasiliano era stato colpito da un’infezione respiratoria e si era parlato di “miglioramento generale”. Pochi istanti dopo l’annuncio della morte l’ospedale israelita Albert Einstein di Rio de Janeiro dove era ricoverato ha diramato un sintetico bollettino medico in cui conferma “con rammarico la morte oggi di Edson Arantes do Nascimento, Pelé”. Il decesso, si precisa, è avvenuto “per il cedimento di più organi, conseguente alla progressione del cancro al colon associato alla sua condizione medica precedente”. “L’ospedale Israelita Albert Einstein – si dice infine – si unisce al dolore della famiglia e di tutti coloro che soffrono per la perdita del nostro caro Re del Calcio”.

Sette giorni di lutto – Anche la Federazione brasiliana si è unita al cordoglio del mondo del calcio per la scomparsa di Pelé, che ha reso grande proprio la Nazionale verdeoro. “La morte di Pelé è la notizia più triste riportata dalla Cbf dalla sua fondazione, 108 anni fa”, si legge sul sito della Confederazione calcistica brasiliana. Il presidente Ednaldo Rodrigues, ha dichiarato il lutto ufficiale per sette giorni. “Sono profondamente commosso dalla scomparsa di Pelé. La Cbf renderà tutti i possibili tributi al più grande atleta di tutti i tempi. Pelé è eterno e lavoreremo sempre per preservare la sua storia e perpetuare la sua eredità”.

L’ultimo messaggio; “Sono forte, mi mantengo pieno di energia”- Per rassicurare i milioni di tifosi e appassionati di calcio sul profilo Instagram del tre volte campione del mondo era apparso, il 4 dicembre, questo messaggio: “Amici miei, voglio che stiate tranquilli e ottimisti. Sono forte, con tanta speranza e continuo il trattamento come al solito. Voglio ringraziare tutti l’intera equipe medica e il team di infermieri per tutta la cura che ho ricevuto. Ho molta fede in Dio e ogni messaggi e ogni messaggio di amore che ricevo da voi, e che provengono da tutto il mondo, mi mantengono pieno di energia. E mi fanno assistere alle partite del Brasile ai Mondiali!”. Oggi però la notizia della morte. Unico giocatore della storia ad aver vinto tre edizioni del Campionato Mondiale di calcio, un record di 1281 gol in 1363 partite riconosciuto dalla Fifa. Eletto Calciatore del Secolo per la Fifa, è considerato insieme a Diego Armando Maradona il più forte giocatore della storia. Quando il Pibe de oro morì Pelè scrisse sui social: “Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo”.

L’omaggio al Maracanà poche ore prima della morte – Solo poche ore prima della notizia un emozionante e commovente omaggio per Pelè era andato in scena allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, in occasione della ‘Partita delle Stelle’ organizzata da Zico. Tutti i partecipanti sono scesi in campo con una maglia in onore di Pelé, con la frase “Pelé Eterno“. Più di 60.000 spettatori erano presenti nel leggendario stadio brasiliano per rendere omaggio ai loro idoli. Tra le star presenti anche tanti volti noti al calcio italiano: da Zico ovviamente, agli ex romanisti Andrade, Renato e Aldair, l’ex granata Junior, gli ex juventini Diego Ribas e Sorin, l’ex del Pescara Tita e l’ex Ancona Jardel. Ma a rubare la scena è stato il 16enne Endrick, stella emergente del Palmeiras e già acquistato dal Real Madrid. Al termine della partita Zico ha dedicato la serata al suo idolo Pelè. “La sua figurina mi ha ispirato a diventare un calciatore. Tutti noi sentiamo l’orgoglio di stare nel paese del più grande giocatore di ogni tempo. Lui è sempre stato una fonte di ispirazione per noi. Le mie preghiere per lui sono molto sentite”.

Da Neymar a Ronaldo i saluti a O’ Rei – Tantissimi le reazioni e i commenti. “Prima di Pelé, 10 era solo un numero. Ho letto questa frase da qualche parte, ad un certo punto della mia vita. Ma questa frase, bellissima, è incompleta. Direi che prima di Pelé il calcio era solo uno sport. Pelé ha cambiato tutto – scrive su Instagram il brasiliano Neymar – Ha trasformato il calcio in arte, intrattenimento. Ha dato voce ai poveri, ai neri e soprattutto: ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno alzato il loro stato grazie al Re! Se n’è andato, ma la sua magia rimarrà. Pelé è Eterno!!”. “Il re del calcio ci ha lasciato ma la sua eredità non sarà mai dimenticata. Rip Re” twitta il giocatore del Paris Saint Germain, Kylian Mbappé. “Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia di Edson Arantes do Nascimento. Un semplice addio all’eterno Re Pelé non sarà mai abbastanza per esprimere il dolore che abbraccia in questo momento tutto il mondo del calcio – scrive Cristiano Ronaldo sui social – Un’ispirazione per tanti milioni, un riferimento a ieri, oggi, sempre. L’affetto che hai sempre dimostrato per me è stato ricambiato in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e la sua memoria resterà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace Re Pelé”. Tu, il calcio. Ciao O Rei” in una storia su Instagram, Francesco Totti, posta una foto di Pelé che palleggia in campo. “Il gioco, Il Re. L’eternità” scrive il presidente francese Emmanuel Macron sul suo profillo Twitter, anche nella versione in portoghese “O Jogo. O Rei. A Eternidade.”, in omaggio a Pelè scomparso oggi e di cui Macron condivide anche una foto. “Una leggenda dello sport. Riposa in pace re Pelé” scrive lo sprinter campione olimpico Usain Bolt. “Il Club e tutto il mondo Inter si uniscono al cordoglio per la scomparsa del grande Edson Arantes do Nascimento, per tutti, per sempre, Pelé” si legge sull’account dell’Inter. Su quello del Napoli invece campeggia un’immagine con Pelè e Maradona che si tengono per mano. La Juventus ricorda Pelé sui social con uno scatto insieme a Omar Sivori. Il club pubblica uno scatto in bianco e nero con i due miti del calcio che si stringono la mano alla fine di una sfida tra Juventus e Santos. Le due squadre si sono incontrate più volte, la prima nel 1961 con la vittoria per 2-0 dei brasiliani e un gol proprio di Pelé.

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