Il mondo dell’automotive è alle prese con gli strascichi della pandemia, la crisi dei semiconduttori e della componentistica, nonché con una transizione green di estrema complessità. Un mix di ingredienti esplosivo, che ha azzoppato il mercato delle quattro ruote. Tuttavia, il 2023 sarà un anno ricco di novità. Ecco le dieci da non perdere.

Alfa 33 Stradale

A volte ritornano. E lo fanno in grande stile. Esatto, quella che da molti è stata definita come l’auto più bella mai disegnata potrebbe tornare in vita, seppur come esclusivissima serie speciale. La base tecnica sarebbe quella della Maserati MC20. Parliamo, quindi, di un bolide con scocca di fibra di carbonio, motore V6 biturbo installato in posizione centrale e potenza nell’ordine dei 700 CV. Se la versione originale è stata prodotta in appena 18 esemplari, costruiti tra il 1967 e il 1969, la nuova edizione sarebbe limitata ad appena 33 pezzi, venduti ciascuno a una cifra attorno al milione e mezzo di euro. L’annuncio ufficiale della vettura – il cui design sarebbe già stato definito – è atteso per la primavera, coi primi esemplari in arrivo su strada nel 2025.

Dacia Duster

Una best seller da oltre 2 milioni di esemplari prodotti che è pronta a rinnovarsi totalmente. La terza generazione della Dacia Duster avrà molto in comune con la concept Bigster, disegnata all’insegna dell’essenzialità delle forme e della solidità dei volumi. La vettura sfrutterà la piattaforma CMF-B e la tecnologia full hybrid da 140 CV della Renault Captur. Dai listini dovrebbe sparire il diesel: ogni nuova generazione dei vari modelli del marchio romeno, infatti, coinciderà con il pensionamento delle relative versioni a gasolio, divenute costose da omologare e difficili da vendere. In compenso, dovrebbero essere della partita il quattro cilindri benzina 1.3 TCe e una motorizzazione bifuel benzina-gpl.

Hyundai Kona

Il design della nuova urban suv coreana è già stato svelato: l’auto sarà leggermente più grande rispetto all’edizione attualmente a listino. La nuova Kona presenta un look futuristico, sviluppato a partire dalla versione elettrica. Quattro le varianti attese a listino: 100% elettrica, appunto, full hybrid, con motore endotermico e in allestimento sportivo N Line. Lunga 4,35 metri (circa 15 cm in più rispetto alla generazione attuale), il modello ha guadagnato 2,5 cm in larghezza e 6 cm di passo. All’interno spicca invece il doppio display da 12,3 pollici che campeggia all’apice della plancia. Il comando del cambio è stato spostato dalla console centrale a dietro il volante, liberando spazio aggiuntivo per riporre oggetti nel tunnel centrale. Prezzi e disponibilità da definire.

Lancia Ypsilon

È una delle eterne best seller del mercato italiano, l’unico modello a tenere in vita il glorioso marchio Lancia. Ecco perché il rilancio del brand parte proprio la lei, dalla Ypsilon. Della nuova generazione si sa tutto; e niente allo stesso tempo. È chiaro che il modello sfrutterà le sinergie del gruppo Stellantis: questo significa che la sua base tecnica sarà la medesima di Peugeot 208 e Opel Corsa, da cui la Ypsilon prenderà in dote i motori benzina e diesel con potenze da 75 a 130 CV. Tuttavia, la Ypsilon sarà proposta anche in versione 100% elettrica, con propulsore da 156 CV alimentato da una batteria da 54 kWh, buoni per 400 km di autonomia omologata. Tutto da scoprire, invece, il design: è noto solo che sarà ispirato alla scultura Pu+Ra Zero, manifesto di design a venire di Lancia, recentemente svelatala a Torino.

Volvo EX30

Suv di piccole dimensioni, entry-level, prodotto in Cina: è questo l’identikit della futura EX30, che sarà svelata nel corso del 2023. La vettura avrà una lunghezza complessiva attorno ai 4,3 metri e sarà prodotta dalla Geely (che detiene il marchio Volvo) sulla base dell’architettura SEA, adottata pure dalla Smart #1: quest’ultima è dotata di un motore da 200 kW e di una batteria da 66 kWh, accreditata di un’autonomia (nel ciclo WLTP) fino a 440 chilometri. La EX30 avrà un ruolo cruciale nella strategia commerciale di Volvo, che conta di arrivare nel 2025 a 1,2 milioni di vetture vendute in tutto il mondo, il 70% in più rispetto alle 700 mila circa del 2021. In tal senso i modelli più compatti, come la EX30, avranno un’importanza strategica cruciale.

Fiat B-Suv

Sarà la “cugina italiana” della Jeep Avenger, con cui condividerà l’architettura costruttiva e dovrebbe rimpiazzare la 500X, caratterizzandosi per uno stile inedito rispetto a quello rotondo delle Cinquecento. L’ispirazione in questo senso potrebbe arrivare dalla concept Centoventi, presentata a Ginevra 2019 con lo scopo di dare un volto alla Panda del futuro. Le dimensioni del nuovo modello dovrebbero oscillare fra i 415 e i 425 cm di lunghezza. La vettura sarà quindi proposta con motore elettrico da 156 CV di potenza, con batteria da 54 kWh e autonomia nell’ordine dei 400 km. Tuttavia, non dovrebbero mancare le edizioni termiche, benzina e diesel, con potenze da 75 a 130 CV.

Jeep Avenger

I bookmakers non hanno dubbi: la nuova Avenger sarà un successo per Jeep. La prima vettura del marchio elettrica nativa è lunga meno di 4,1 metri, 16 cm in meno rispetto alla Renegade. Dimensioni più urbane, quindi. A spingerla un motore elettrico da 156 CV di potenza, alimentato da una batteria da 54 kWh, buoni per un’autonomia di poco inferiore ai 400 km. In Italia e Spagna, però, l’auto sarà proposta pure con un tradizionale tre cilindri 1.2 turbo a benzina da 100 cavalli, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. La Avenger, inoltre, sarà la prima di quattro Jeep a zero emissioni che arriveranno entro il 2025 e si posizionerà in un segmento, quello delle B-Suv, che nel 2023 varrà qualcosa come 2,2 milioni di veicoli in Europa, cioè circa un quinto delle vendite complessive.

Maserati Granturismo

A prima vista l’arrivo della seconda generazione del coupé modenese coincide con un maquillage estetico, marcato quanto basta (e influenzato dalla supercar MC20), del modello precedente. Sotto il vestito, però, la rivoluzione è copernicana: non solo perché la piattaforma costruttiva è nuova da cima a fondo – è fatta per il 65% con alluminio e adotta anche materiali hi-tech come magnesio e acciai ad alta resistenza – ma anche perché questa sarà la prima Maserati a essere proposta anche in versione 100% elettrica. Sotto al cofano c’è V6 biturbo di tre litri, offerto in due livelli di potenza: 490 e 550 cavalli, entrambi abbinati al cambio automatico otto marce e alla trazione integrale. Ancora più esaltanti le credenziali del modello a batteria: il suo powertrain adopera tre motori (uno all’avantreno, due al retrotreno) da 760 CV di potenza complessiva – in determinati frangenti si arriva a 830 CV; il tutto è alimentato da una batteria da 83 kWh netti (92,5 kWh nominali).

Ford Mustang

Ci sono poche auto iconiche come la Mustang, manifesto del motorismo americano per antonomasia, che ancora resiste all’elettrificazione e conferma il V8 bielle e pistoni, da 5 litri di cubatura. In alternativa, c’è un più “europeo” quattro cilindri 2.3 turbo. Alto il tasso di digitalizzazione che interessa gli interni del coupé yankee, che si può avere con trasmissione manuale a sei rapporti o con cambio automatico a 10 marce, entrambi collegati alle ruote posteriori di trazione attraverso un differenziale a slittamento limitato. In plancia spicca il doppio pannello di comando, che incorpora il cruscotto digitale da 12,4” e lo schermo del sistema multimediale, da 13,6”, completo di Apple CarPlay e Android Auto. E non mancano chicche come gli ammortizzatori a controllo elettronico MagneRide, i freni by Brembo, l’impianto di scarico sportivo e i cerchi da 19”.

Toyota CH-R

La C-HR di seconda generazione confermà gli ingredienti che hanno decretato il successo della prima serie, lanciata 6 anni fa: dimensioni compatte, assetto rialzato e look fuori dagli schemi. La casa madre ne ha persino anticipato le forme attraverso il concept C-HR Prologue, disegnato in Europa. Uno stile fatto di sbalzi ridotti, ruote grandi, una buona dose di testosterone nonché superfici fluide e taglienti. E i progettisti promettono che il design, più snello ed elegante, sarà pure abbinato a un abitacolo più pratico e comodo. Scarse le informazioni relative alla meccanica, anche se è quasi scontato che sotto la carrozzeria si nasconderà un powertrain ibrido, declinato anche in salsa plug-in, ovvero ricaricabile alla spina.

Articolo Precedente

Dacia Jogger, ora la familiare a sette posti è anche in versione ibrida

next