L’arrivo di 15 giorni di temperature miti sull’Europa con conseguente riduzione dei consumi e la tenuta del livello degli stoccaggi spingono al ribasso i prezzi del gas, scesi sotto i 100 euro al megawattora, per la prima volta da sei mesi. Le contrattazioni sul mercato di Amsterdam, riferimento per il mercato europeo, hanno segnato oggi un calo del 7,3% a 97,9 euro. Un anno fa, prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il gas veniva scambiato a 80 euro. Presto per dire se ci sia un qualche effetto del price cap deciso in sede europea (a 180 euro) con i cali delle ultime giornate riconducibili ad altri fattori. Non da ultimo i tanti carichi di gnl via nave approdati in Europa. Gli esperti sono anzi piuttosto scettici sull’efficacia del provvedimento. A fine agosto mentre era in atto una corsa al riempimento degli stoccaggi dei paesi europei, il costo del gas era salito fino a 340 euro. Attualmente le riserve Ue sono piene in media all’83% al di sopra dei valori abituali di questo periodo. Il dato italiano è dell’84,2%, quello tedesco dell’87%.

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La guerra ha fatto saltare i meccanismi abituali che determinano il prezzo del gas, in passato quasi mai sopra i 60 euro

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