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Consentire la caccia nei parchi naturalistici cancellerebbe il concetto di tutela

Consentire la caccia nei parchi naturalistici cancellerebbe il concetto di tutela
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È in atto una strategia barbara nel Parlamento italiano. Si vorrebbero far passare alcuni emendamenti, nella discussione della finanziaria prossima, che permetterebbero l’apertura senza regole della caccia in Italia. Qualsiasi giorno dell’anno, perfino nei parchi naturalistici, è aperta a qualsiasi specie! Questo l’indirizzo che sta prendendo piede in Italia.

Già in Trentino, sempre con un governo di centrodestra, si è deciso di aprire la caccia in parchi pubblici aprendo, di fatto, ad una via che annulla tutto il concetto di tutela della fauna selvatica nei parchi che sono nati proprio per questo motivo! E si allarga la strategia, anche a livello nazionale, dato che in maniera occulta è stato infilato un emendamento presentato da Fratelli d’Italia, partito di governo che vorrebbe aprire la caccia libera proprio anche nei parchi; e il Trentino, purtroppo, in questo è stato precursore aprendo tale via nel Parco Adamello-Brenta.

Si muovono gli ambientalisti lanciando una petizione di raccolta firme, per esortare il Parlamento italiano a non procedere su questa strada. Nel 2022 pare assurdo parlare di caccia libera e aperta senza limiti di tempo e senza preclusioni per i luoghi che, invece, sono nati proprio per tutelare la biodiversità.

Pare proprio che l’Italia non sia in grado di capire che la caccia è una prassi da eliminare, a mio avviso, e comunque non può arrivare a dominare la presenza nei boschi mettendo a rischio tutte le persone che li frequentano per tutto il periodo dell’anno.

Per tentare di fermare questa ennesima follia è stata avviata una petizione on-line da firmare e condividere. Con questa petizione, avviata da ambientalisti, si vuole far conoscere al Parlamento il dissenso verso questa strategia di liberalizzazione della caccia. Qui il link.

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