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Ultimo aggiornamento: 16:15 del 13 Dicembre 2022

L’invettiva di Cirino Pomicino al Pd su La7: “Ma voi chi siete?”. E su Bonaccini: “È il Peppone del nuovo millennio, anche lombrosianamente”

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“Ma voi chi siete?”. Inizia così l’invettiva dell’ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino all’indirizzo del sindaco dem di Pesaro Matteo Riccci e più in generale al Pd. Ospite di “Omnibus” (La7), “‘o Ministro”, come venne soprannominato per essere stato alla guida dei dicasteri della Funzione Pubblica e del Bilancio tra gli anni ottanta e i primi anni novanta, evidenzia tutte le falle del Pd, premettendo che il partito avrebbe dovuto rivestire un ruolo di garanzia del sistema politico italiano alla stessa stregua della vecchia Dc: “Dovete dire chi siete, anche in termini culturali. Larga parte della sinistra europea è socialista. Non siete socialisti? Benissimo. E allora chi siete?“.

Cirino Pomicino esorta il Pd a essere più incisivo e a non usare motti generici: “Ho sentito il mio amico Bonaccini, che ritengo sia il Peppone del nuovo millennio, anche lombrosianamente. Gli ho sentito dire che il Pd deve essere riformista. Ma anche Berlusconi faceva le riforme, anche la Meloni vuole fare le riforme. Il riformismo è una parola generica. La sinistra, se non la si aggettiva qualificativamente, diventa un segnale stradale. Enrico Letta al suo insediamento ha detto: “Non avete bisogno di un nuovo segretario ma di un nuovo Pd”. Non è successo niente – conclude – perché è sbagliata la scelta di mettere assieme due culture diverse, che alla fine si sono annullate reciprocamente. Il Pd non è né democristiano, né socialista. Non si sa che cosa è. Dovete sciogliere questo enigma rispetto all’anonimato culturale nel quale siete caduti e scivolati. Devo dire che i miei amici democristiani hanno aderito al Pd per tutelarsi e infatti non a caso tutti quelli che hanno scelto di andare nella Margherita e poi nel Pd non hanno mai avuto un avviso di garanzia”.

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