Cinque lettere con materiale esplosivo inviate prima al premier spagnolo Pedro Sanchez, poi all’ambasciatore ucraino a Madrid Serhii Pohoreltsev, alla società che produce armi Instalaza, alla base aerea di Torrejón de Ardoz e al ministero della Difesa. Tutte con “busta e contenuto simile”. Un caso sul quale è intervenuta anche l’ambasciata russa in Spagna, che ha condannato l’invio delle lettere. “Alla luce delle informazioni apparse sui media spagnoli in merito ai pacchi esplosivi inviati all’Ambasciata ucraina in Spagna e ad alcuni enti ufficiali spagnoli, dichiariamo che qualsiasi minaccia o atto terroristico, a maggior ragione se diretto contro una missione diplomatica, è totalmente condannabile”, ha affermato l’ambasciata in una nota.

I servizi di sicurezza del Ministero della Difesa spagnolo hanno spiegato che le cinque buste-bomba spedite agli altrettanti destinatari sono state inviate dal territorio nazionale spagnolo. Tutte tranne quella spedita a Instalaza che, ha dichiarato la delegata del governo spagnolo in Aragona, Rosa María Serrano, risulta sia stata spedita “apparentemente” all’Ucraina. La fabbrica di armi ha inviato materiale militare a Kiev per fronteggiare l’invasione russa. La stessa Serrano ha affermato inoltre che, sia in questa lettera esplosiva, sia in quella simile ricevuta oggi dall’ambasciata ucraina a Madrid, veniva indicato, nella parte riservata al mittente, lo stesso indirizzo di posta elettronica. La busta ricevuta da Instalaza era di dimensioni 10×15 cm e di circa un centimetro di spessore.

La prima, diretta al premier Sánchez, è arrivata alla Moncloa (la sede della presidenza) lo scorso 24 novembre per posta ordinaria. L’ordigno è stato fatto detonare in maniera controllata. “In attesa dei risultati definitivi delle analisi che si stanno effettuando, la busta potrebbe contenere una sostanza simile a quella utilizzata nei fuochi d’artificio”, ha spiegato il Ministero dell’Interno. Dalla ricezione della busta, informa il ministero, la sicurezza di edifici pubblici e amministrativi è stata rafforzata. Il segretario di Stato per la Sicurezza spagnolo, Rafael Pérez, ha però chiesto prudenza in quanto quelle di cui si dispone ora sono informazioni preliminari, e si aspetta un’analisi tecnica approfondita. Intanto, l’ambasciatore ucraino in Spagna, Serhii Poroheltsev, ha affermato alla tv pubblica spagnola che l’impiegato risultato lievemente ferito presso la sede diplomatica di Kiev a Madrid è già “tornato al lavoro”. La lettera con materiale pirotecnico arrivata alla base area di Torrejón de Ardoz era invece indirizzata al Centro satellitare dell’Ue ed è stata rilevata dai sistemi di sicurezza nelle prime ore del mattino tra mercoledì e giovedì, tra le 3 e le 4. Gli agenti della Polizia Nazionale e della Guardia Civil si sono recati subito alla base per mettere in sicurezza l’area.

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