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Ultimo aggiornamento: 20:15 del 22 Novembre 2022

Il monito di Mattarella sull’Autonomia: “Diritti dei cittadini devono essere garantiti sia al Nord che al Sud”

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“Il mio augurio è che la ‘voce del Paese’ che ambite interpretare possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto. A conferire autorevolezza sarà la capacità di tenere fede ai decisivi impegni assunti in questi tempi difficili. Punti fermi sono la garanzia dei diritti dei cittadini, che al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parla all’Anci, l’associazione che riunisce i circa 9000 comuni italiani, e parla di Autonomia, ma senza mai citarla.

“Riannodo volentieri i fili di un dialogo che, in realtà , immaginavo, fosse concluso l’anno passato a Parma. Volentieri riprendo questo dialogo perché i Comuni – e lo attesta la nostra storia millenaria – sono l’Italia – spiega Mattarella a inizio discorso – Sono la Repubblica, come recita l’art.114 della nostra Costituzione. I quasi novemila Comuni italiani si dedicano, con dignità identica e con impegno, alla responsabilità di sostenere le nostre comunità, offrendo servizi di carattere universale. La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere posti tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini”.

Pari dignità da nord a sud, è il cuore del ragionamento del presidente che in mattinata si era soffermato sulla necessità di una forte coesione istituzionale del Paese anche in una materia più ampia come quella del welfare: che, per Mattarella, “è una colonna portante del nostro modello di convivenza e una misura della concreta attuazione dei principi della nostra Costituzione”.

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