“Secondo le stime del Mise del 2021, relative all’anno precedente, il danno per l’economia nazionale della contraffazione è di 37 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti 4,8 miliardi di minori entrate in termini di contributi e Irpef non versata. Cifre che danno la misura di quanto la tutela del made in Italy sia un asset fondamentale”. Lo ha sottolineato il comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana, a margine della presentazione del calendario storico 2023 del Corpo, all’Auditorium Parco della Musica di Rona. “Oggi il Paese in materia di contraffazione mostra una sensibilità sempre maggiore – ha proseguito Zafarana – si fanno operazioni speciali sotto copertura, acquisti simulati e consegne controllate per colpire in profondità tutta la filiera di questo lucroso traffico”, ha continuato.
In merito alla scelta del governo di prevedere in manovra l’aumento fino a 5mila del tetto al contante, Zafarana ha invece spiegato: “Se ci preoccupa? È un fatto che consideriamo, ma che per ora non desta preoccupazioni particolari, vedremo come verrà realizzato. Ormai abbiamo meccanismi operativi collaudati nel contrasto all’evasione fiscale e al riciclaggio“.
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