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Morto Giuseppe Bono, eterno boiardo di Stato: per 20 anni alla guida di Fincantieri

Ha iniziato la carriera nel gruppo Fiat. Dopo essere stato nominato ad di Aviofer, dal 1991 al 1993 è direttore generale di Efim. Nel 1997 approda in Finmeccanica dove ricopre l’incarico di direttore generale per salire ancora nel 2000 con la nomina ad amministratore delegato. Nell’aprile del 2002 avviene lo scambio tra Roma e Trieste: l’ad di Fincantieri Pierfrancesco Guarguaglini è chiamato nella capitale alla guida di Finmeccanica e al suo posto va Bono
Morto Giuseppe Bono, eterno boiardo di Stato: per 20 anni alla guida di Fincantieri
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E’ morto Giuseppe Bono, per vent’anni alla guida di Fincantieri. Aveva 78 anni. Calabrese, nato a Pizzoni in provincia di Vibo nel 1944, una laurea in Economia e Commercio e una honoris causa in ingegneria navale, dall’aprile del 2002 fino ad aprile di quest’anno è stato al vertice del gruppo della cantieristica. Dal 2013 ha guidato Confindustria Friuli Venezia Giulia. Proveniva da Finmeccanica dove era entrato nel 1993 e dove aveva ricoperto vari ruoli: dal ’97 al 2000 ne era stato il direttore generale e poi per due anni amministratore delegato.

L‘eterno boiardo di Stato ha iniziato la sua carriera nel gruppo Fiat. Dopo essere stato nominato ad di Aviofer, dal 1991 al 1993 è direttore generale di Efim. Nel 1997 approda in Finmeccanica dove ricopre l’incarico di direttore generale per salire ancora nel 2000 con la nomina ad amministratore delegato. Nell’aprile del 2002 avviene lo scambio tra Roma e Trieste: l’ad di Fincantieri Pierfrancesco Guarguaglini è chiamato nella capitale alla guida di Finmeccanica e al suo posto va Bono. Comincia una storia durata 20 anni. Che vede all’inizio Bono impegnato a tirare Fincantieri fuori dalle secche e rilanciarla sui mercati internazionali. Nel 2014 Fincantieri sbarca in Borsa, con risultati non brillanti.

Lo scorso aprile, l’azionista ha deciso per la discontinuità nel rinnovo al vertice di Fincantieri. Fino all’ultimo si era ventilata l’ipotesi di una riconferma nel ruolo però di presidente. Ma così non è stato.

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