600 euro al mese di pensione. Questa è la cifra che Wanna Marchi ha dichiarato di percepire dallo stato italiano durante l’ultima puntata di Non è l’Arena. Reduce dal successo della miniserie Netflix, Wanna, dove viene ricostruita tutta la sua vita, l’80enne ex teleimbonitrice tra alghe miracolose e numeri del lotto del Mago do Nascimiento ha sottolineato l’esiguità della pensione mensile percepita con uno dei suoi soliti “capito?! questa è l’Italia”. In studio è stato chiesto come sopravvive la figlia, Stefania Nobile. La donna, presente in studio, ha risposto ricordando che lavora a Milano con l’ex fidanzato. Mentre la Marchi ricordava la cifra, hanno cominciato a svolazzare frizzi e lazzi in studio tra gli ospiti, tipici di chi la sa sempre più lunga di tutti. Tra questi qualcuno ha chiesto: avrà versato i contributi? Domanda alquanto capziosa, anche perché la Marchi e la Nobile sono state tra i contribuenti italiani più controllati da 30 anni a questa parte da parte del fisco. Ma fa nulla. Semmai, e questo balena qua e là nella serie Netflix, si è sempre parlato di una sorta di leggendario “tesoretto” nascosto a cui madre e figlia potrebbero attingere di tanto in tanto, nonostante la galera scontata e le pene pecuniarie che hanno dovuto pagare. Insomma, invece del teatrino sarebbe interessante semmai indagare.
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