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Caro bollette, chiude storica catena di alberghi in Salento: “Costi spropositati e insostenibili”

Dopo 56 anni di attività chiude i battenti la catena Caroli hotels del Salento con cinque strutture alberghiere tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Una decisione che coinvolge i 275 dipendenti
Caro bollette, chiude storica catena di alberghi in Salento: “Costi spropositati e insostenibili”
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Costi spropositati e insostenibili”. Dopo 56 anni di attività chiude i battenti la catena Caroli hotels del Salento. Il caro bollette non risparmia il settore turistico e ha colpito anche le cinque strutture alberghiere, tre a Gallipoli e due a Santa Maria di Leuca, operanti dal 1966, che da sabato non accettano più prenotazioni. L’accoglienza è limitata ai soli turisti che hanno già un prenotazione confermata, poi si procederà alla chiusura. I costi dell’energia, infatti, hanno eroso i margini di profitto, spiegano i vertici che hanno già trasmesso alla Prefettura di Lecce una comunicazione ufficiale per comunicare, con decorrenza immediata, l’interruzione dei servizi alberghieri e di ristorazione ai nuovi clienti. Una decisione che coinvolge i circa 275 dipendenti delle strutture alberghiere. La bolletta del mese di agosto ha raggiunto l’importo complessivo di circa 500 mila euro.

“Gli spropositati ed insostenibili costi, che hanno eroso totalmente i margini di profitto – dichiara Attilio Caputo direttore generale delle strutture alberghiere salentine – rendono impossibile garantire il prosieguo dell’attività pur ricorrendo alle opportunità offerte dal sistema creditizio ed all’implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione non è stata ancora autorizzata”. Caputo si dice “rammaricato del disservizio che creeremo ad ospiti, partner e fornitori” e ringrazia i collaboratori “che saranno, ahimè, i primi ad essere penalizzati dalla situazione determinatasi”. “Ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa far ricreare le condizioni per una riapertura“, conclude il direttore generale.

Una situazione che desta molta preoccupazione e che rischia di coinvolgere sempre più strutture del settore. Il presidente della sezione di Lecce di AssoHotel, Giancarlo De Venuto, invoca “politiche incisive non metodi palliativi per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna”. “Bisogna reagire immediatamente”, sottolinea De Venuto chiedendo “prezzi sensibilmente calmierati, per evitare il rischio di avere i turisti ma non avere le imprese dove accoglierli”.

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