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“Harry è arrivato tardi a Balmoral il giorno della morte della Regina per una furiosa lite con il padre Carlo. La colpa era di Meghan”

Il casus belli è sempre lo stesso: il principe voleva portare a tutti i costi con sé la moglie Meghan Markle. Quello che di lì a poche ore sarebbe diventato il nuovo monarca del Regno Unito è stato però irremovibile: “Non ci pensare nemmeno, è inappropriato”

di Simona Griggio

I sospetti erano fondati. Ora arriva la conferma della stampa inglese. Harry è arrivato in ritardo al castello di Balmoral, la sera della morte della regina Elisabetta, a causa di una furiosa lite con il padre Carlo. Il casus belli è sempre lo stesso: il principe voleva portare a tutti i costi con sé la moglie Meghan Markle. Quello che di lì a poche ore sarebbe diventato il nuovo monarca del Regno Unito è stato però irremovibile: “Non ci pensare nemmeno, è inappropriato”. Così, mentre al cellulare volavano parole grosse, Harry ha perso tempo. E non è riuscito a salire a bordo dell’aereo che ha portato gli altri familiari al capezzale di Lilibet.

Queste sono le nuove rivelazioni del Sun. Ricostruiscono quel che è accaduto quel giorno e rivelano ancora una volta un conflitto che pare insanabile. Nonostante gli sforzi dei giorni successivi alla morte di Elisabetta per offrire ai sudditi, quanto meno, l’immagine di una tregua in un momento così difficile. Seguiamo la cronologia di quella giornata. Mentre Harry e Meghan sono ancora in Germania, a Düsseldorf, per promuovere gli Invictus Game, proprio in quelle ore arriva ai componenti della Casa Reale una telefonata allarmante: le condizioni di salute di Elisabetta II si stanno aggravando. Tutti si muovono per raggiungere il castello in Scozia. Ma Harry si agita, insiste: vuole portare Meghan con sé. E la discussione, che si protrae, gli fa perdere il volo della Raf, l’aeronautica militare. Un volo organizzato in pochi minuti dove salgono Andrea di York, William, l’altro figlio della regina, Edoardo, insieme alla moglie Sophie di Wessex, la preferita di Elisabetta.

Harry, invece, perde il rendez-vous ed è costretto a organizzarsi da solo. Atterra all’aeroporto di Aberdeen senza Meghan alle 18,35 (le 19,35 italiane). Pochi minuti prima la notizia della morte della regina è stata ormai annunciata al mondo. Il Sun suggerisce che Harry avrebbe avuto la definitiva conferma solo dal web. Ma era giustificata l’ira di Harry? Probabilmente no, visto che neanche Kate Middleton in quel frangente è stata convocata a Balmoral. E’ rimasta a casa per non lasciare da sola i bambini, George, Charlotte e Louis. Ma niente. Una fonte, che in quelle ore ha visto personalmente Harry, ha raccontato al Sun: “Era furioso”.

Sono ore di grande tensione, perché anche Carlo si adira ancora di più dopo il rifiuto di Harry di cenare con lui: “Un grande affronto”. Sì, perché Harry snobba l’invito del padre, si siede al tavolo con Andrea ed Edoardo e poi riparte all’alba della mattina successiva. Vuole tornare subito a Londra, da Meghan. O forse è lei che lo sollecita a farlo immediatamente. Nei giorni successivi è William a cercare di mettere una buona parola. Intercede e ottiene che anche Harry e Meghan possano intervenire alla famosa passeggiata a Windsor, salutando una folla commossa. Poi però i Sussex lasciano la Capitale e il Paese. Senza aver risolto nulla. Con la sensazione di un pugno di mosche in mano.

Carlo non risponde alla richiesta di Meghan di un incontro privato. E William non si fida più di parlare con il fratello. Teme addirittura che le conversazioni possano essere registrate e finire in pasto al pubblico. Perchè? Harry sta preparando la sua autobiografia. Doveva uscire nel 2022, ma la pubblicazione è slittata al 2023. Proprio per la morte di Elisabetta. Che cosa racconterà? La Casa Reale teme il peggio, visto che Meghan ha già rivelato (dopo lo scandalo delle sue interviste in passato) di non aver ancora “vuotato il sacco”.

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