Lukaku-bis, lo scudetto, Dybala è ambizione: Inter, Milan e Roma volano negli abbonamenti. Il Lecce come la Juve, il Napoli peggio del Bari
L’effetto Dybala c’è, quello del tricolore sulla maglia pure, così come quello delle cessioni dei big, che però funziona all’inverso rispetto ai primi due. E in più c’è una Serie B che porta spesso numeri più interessanti della categoria superiore. I dati degli abbonamenti alla prossima stagione calcistica dicono questo a pochi giorni dall’inizio del campionato: una volta importantissima e primaria fonte di sostentamento dei club, oggi comunque termometro del rapporto con la tifoseria. A comandare la classifica c’è l’Inter, che fa il tutto esaurito mantenendo i 41mila abbonamenti della stagione 2019/2020, l’ultima senza le restrizioni legate al Covid. E dunque, anche se il precampionato è stato così così, con le sconfitte contro Villareal e Lens, i pareggi contro Monaco e Lione e la vittoria col Lugano, l’effetto del ritorno di Lukaku ha mantenuto intatto l’entusiasmo del pubblico nerazzurro che si è abbonato in massa. A un passo c’è il Milan, che vola: 40500 abbonamenti dopo il tricolore vinto, 10500 tessere in più rispetto alla stagione 2019/2020, segno evidente che una vittoria ha riacceso l’entusiasmo del pubblico milanista pronti a sostenere Pioli e a vedere da vicino il nuovo acquisto De Ketalaere.
Vola la Roma, terza con 36600 abbonamenti staccati: un Mourinho tornato uomo simbolo più la vittoria della Conference League più una campagna acquisti importantissima con gli arrivi di Dybala, Matic e Wjinaldum su tutti hanno accesso il già caldissimo pubblico romanista, tant’è che sono 15mila in più le tessere vendute rispetto al campionato 2019/2020. Bene anche la Lazio, quarta con duemila abbonamenti in più rispetto al 2019: evidentemente si punta a godere dell’effetto del secondo anno di Sarri, di solito molto positivo e divertente. Giù la Juventus: sono 20mila gli abbonamenti sottoscritti dai supporters bianconeri, quasi 10mila in meno rispetto al 2019, pesano probabilmente due stagioni senza vittorie e non è bastato un calciomercato comunque importante, con gli arrivi di Di Maria e Pogba su tutti, a far decollare la campagna di fidelizzazione.
Malissimo il Napoli: solo 5mila le sottoscrizioni dei tifosi azzurri. Vero è che sono anni che la campagna abbonamenti non decolla per il club azzurro, ma oggi la situazione è più complicata: l’ulteriore diminuzione di tessere vendute (erano 9mila nel 2019) è anche da leggere nelle distanze tra società e piazza diventate ancora più profonde nell’ultima estate, con una contestazione feroce ad Adl e sullo sfondo l’addio di tutti i big. Molto bene il Lecce: con quasi 20mila abbonamenti dimostra, in periodo di tentazioni di Superleghe e di grandi contro i piccoli, quanto l’entusiasmo di piazze calde e la trazione della provincia sia importantissima per il calcio italiano. E anche l’Atalanta nonostante la non qualificazione in Champions fa segnare numeri importanti con 13mila sottoscrizioni: 1000 in più rispetto al 2019. E a tal proposito è utile anche dare uno sguardo alla Serie B, dove il Genoa fa numeri di altra categoria con 16500 abbonamenti, seguita dal Palermo con 10mila e dal Benevento con oltre 6mila abbonamenti: e poi Parma, Cagliari, Bari…una vera e propria A2.