Al processo per l’omicidio di Serena Mollicone la difesa degli imputati ha chiesto l’assoluzione. Una settimana fa la procura aveva chiesto 30 anni per Franco Mottola, 24 per il figlio e la moglie. “Alla luce della ricostruzione fornita dalla Procura il comportamento della famiglia Mottola non è logico” perché “non è stata fornita dall’accusa una valida alternativa, quindi quei comportamenti non si sono verificati” afferma l’avvocato Francesco Germani, capo della squadra di difensori della famiglia accusata del concorso in omicidio. La ragazza fu trovata senza vita ad Arce (Frosinone) il primo giugno del 2001. Il cadavere legato a un albero e con un sacchetto sulla testa. Per il penalista Marco Mottola, il padre Franco, ex comandante della caserma e la moglie Anna Maria, “sono innocenti” e anche sui “presunti depistaggi non c’è nessuna prova“. Il difensore ha quindi sollecitato ai giudici della Corte d’assise di Cassino “l’assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto: vi affido l’avvenire, la sorte e il destino dei signori Mottola..

La pm Beatrice Siravo nel corso delle repliche ha ribadito le accuse: “Venti minuti bastano ai Mottola per portare il cadavere di Serena nella radura di Fonte Cupa e tornare in caserma” ha detto la titolare dell’accusa riferendosi alla telefonata fatta alle 00.43 del 2 giugno dal comandante della caserma di Arce a Guglielmo Mollicone e che secondo la difesa dimostrerebbe che Franco Mottola non avrebbe avuto il tempo di trasportare il cadavere della giovane. “Nelle telefonate di casa Mottola c’è un buco tra 00.30 e l’1.30, ce lo dice Cuomo – ha detto la pm – è quello il momento in cui il maresciallo e la moglie portano il cadavere a Fonte Cupa. La difesa dice che non è possibile perché sarebbero solo 45 minuti, quelli compresi tra le 00.43, ora della prima telefonata tra Franco Mottola e Guglielmo Mollicone, e l’01.34, ora della successiva chiamata tra Mollicone e casa Mottola, e dicono che in questo tempo non potevano andare a Chioppetelle perché c’era la festa”.

“Ma per fare il percorso dalla caserma di Arce a Fonte Cupa ci vogliono 10 minuti, non c’è bisogno di passare dentro la festa di Fontanaliri, la strada costeggia il paese e passa davanti a uno stabilimento militare dove non si può parcheggiare – ha sottolineato – Questo orario è perfettamente compatibile, perché 10 minuti per andare e 10 per tornare, 20 minuti bastano per portare il cadavere e sistemarlo nella radura di Fonte Cupa”. La pm ha poi aggiunto: “Il maresciallo Mottola nel pieno delle ricerche di Serena Mollicone, mentre aspettava Guglielmo Mollicone, cosa fa, va a passeggio con la moglie? Questo è poco credibile”. Infine parlando della moglie Annamaria Mottola sottolinea: “Ha negato fino alla morte di essere uscita quella sera, negando anche l’evidenza. Come si spiega che Mottola ci tenga cosi tanto a negare questa circostanza?”.

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