Il mondo FQ

Marzabotto, il giudice di Bologna condanna la Germania a risarcire le vittime della strage: “Fu parte di un disegno strategico del Reich”

Il procedimento civile è stato promosso da 33 familiari ed eredi di alcune delle 800 vittime. La sentenza è rivoluzionaria perché supera una pronuncia della Corte penale internazionale dell'Aja del 2012, secondo cui gli Stati godono di un'immunità rispetto ai crimini di guerra commessi dai propri militari. Il Tribunale bolognese, invece, ha sancito il diritto delle vittime a chiedere giustizia anche sul piano civile, citando in giudizio i governi
Marzabotto, il giudice di Bologna condanna la Germania a risarcire le vittime della strage: “Fu parte di un disegno strategico del Reich”
Icona dei commenti Commenti

Il Tribunale civile di Bologna ha condannato la Germania a risarcire le vittime degli eccidi perpetrati a Monte Sole, vicino Marzabotto, dalle “Waffen SS” naziate dal 29 settembre al 5 ottobre 1944. A riportarlo è l’edizione bolognese di Repubblica. La sentenza firmata dal giudice Alessandra Arcieri riferisce che i soldati tedeschi, “come accertato dal Tribunale militare di La Spezia” nel 2007, agirono “in esecuzione dell’ordine loro impartito di uccidere tutti e distruggere tutto“. E che “le atrocità compiute non dipendevano da scelte individuali dei militari impegnati sul campo, bensì erano parte integrante di un preciso disegno strategico ideato al vertice del Reich”.

Il procedimento civile è stato promosso da 33 familiari ed eredi di alcune delle 800 vittime della strage di Marzabotto, che a distanza di quasi ottant’anni hanno chiesto allo stato tedesco di pagare per i crimini di guerra commessi dai propri soldati. La sentenza è rivoluzionaria perché supera una pronuncia della Corte penale internazionale dell’Aja del 2012, secondo cui gli Stati godono di un’immunità rispetto ai crimini di guerra commessi dai propri militari. Il Tribunale bolognese, invece, ha sancito il diritto delle vittime a reclamare giustizia non solo sul piano penale – portando alla sbarra gli esecutori materiale dei crimini – ma anche civile, chiedendone conto ai governi.

“Si tratta di una decisione importante perché sancisce il diritto all’azione risarcitoria, in deroga al principio di immunità degli Stati in caso di crimini di guerra”, spiegano a Repubblica i legali delle famiglie. “Si tratta di un monito per i fatti del passato, ma anche per i crimini di guerra e per i crimini di lesa umanità che affliggono il mondo contemporaneo”, che mostra “come le norme si evolvano nel tempo, a tutela dei diritti fondamentali della persona, messi a repentaglio da azioni umane criminali che colpiscono civili inermi e innocenti“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione