L’India ha avviato interlocuzioni con il colosso statale russo Rosneft per raddoppiare le sue importazioni di petrolio da Mosca. Il greggio russo viene venduto con sconti significativi (20-30 dollari al barile) rispetto ai prezzi di mercato, comunque molto alti, a causa delle sanzioni occidentali. Pochi giorni fa il ministro degli Esteri indiano Subramanyam Jaishankar ha affermato: “Non è che noi cerchiamo apposta il petrolio russo. Prendiamo quello che costa meno. Sarebbe ora che gli europei la smettessero di pensare che i problemi loro siano problemi del mondo e che i problemi del mondo non siano affari loro”. L’embargo Ue sul greggio russo scatterà dal prossimo febbraio e nel frattempo Mosca sta cercando di spostare altrove le sue forniture. A differenza del gas, più vincolato ai gasdotti, il petrolio viaggia soprattutto via nave ed è dunque più semplice da “dirottare”. Da mesi India e Cina, ma non solo, hanno aumentato i loro acquisti da Mosca. Già da prima dell’invasione dell’Ucraina la Cina era il primo acquirente singolo di petrolio russo.

Questi accordi di fornitura, se conclusi, saranno separati e in aggiunta alle spedizioni che l’India già acquista dalla Russia in base a precedenti contratti. I dettagli su volumi e prezzi sono ancora in fase di negoziazione con le banche indiane che dovranno erogare i finanziamenti per gli acquisti dei carichi. La novità è che le raffinerie indiane acquisteranno sempre più direttamente dai fornitori russi senza affidarsi ad intermediari come Glencore o Trafigura, tagliate fuori dalle sanzioni. Le raffinerie indiane hanno realizzato importanti profitti negli ultimi mesi grazie al petrolio scontato russo. Parte dei prodotti ottenuti sono stati esportati in Europa e anche negli Stati Uniti. Tra fine febbraio e maggio le raffinerie indiane hanno comprato 40 milioni di barili di greggio russo, il 20% in più rispetto agli acquisti di tutto il 2021. In maggio gli arrivi di petrolio russo hanno raggiunto i 740mila barili al giorno, a inizio anno erano appena 34mila. L’India è alle prese con un inflazione in forte rialzo (16% in aprile) a causa anche del prezzo dei carburanti, il greggio scontato aiuta a contenere la corsa dei prezzi.

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