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Nuove mosse degli Stati Uniti per cercare di isolare la Russia, via le sanzioni al Venezuela e armi per l’India. Disgelo con Cuba

Washington starebbe valutando l'allentamento delle sanzioni nei confronti del Venezuela per incoraggiare la ripresa delle trattative fra l’opposizione sostenuta dagli Usa e il governo di Nicolas Maduro e ottenere più petrolio dal paese sudamericano. Per Nuova Delhi pronto mezzo miliardo di dollari per comprare armi. Pochi giorni fa  Diosdado Cabello, primo vicepresidente del governativo Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), ha affermato che la Russia "sta combattendo da sola il nazismo" risorgente in Ucraina, evitando così "una guerra globale"
Nuove mosse degli Stati Uniti per cercare di isolare la Russia, via le sanzioni al Venezuela e armi per l’India. Disgelo con Cuba
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Gli Stati Uniti stanno preparando un pacchetto di aiuti militari per l’India nel tentativo di allontanarla da acquisti di armi russe. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali il pacchetto potrebbe includere fino a 500 milioni di dollari finanziamenti militari. Negli ultimi mesi l’India ha incrementato sensibilmente le sue importazioni di petrolio e gas russi, approfittando degli sconti sugli idrocarburi russi. Nelle scorse settimane la Casa Bianca ha stigmatizzato il comportamento di Nuova Delhi invitando il governo indiano a valutarne le ricadute di lungo periodo. L’India è uno dei 35 paesi che si sono astenuti nella votazione sulla risoluzione Onu che condanna l’invasione russa dell’Ucraina.

Secondo quanto riporta l’agenzia statunitense Associated Press Washington starebbe anche valutando l’allentamento delle sanzioni nei confronti del Venezuela per incoraggiare la ripresa delle trattative fra l’opposizione sostenuta dagli Usa e il governo di Nicolas Maduro. Le modifiche alle sanzioni consentirebbero al colosso petrolifero statunitense Chevron di negoziare le sue licenze con la compagnia statale venezuelana Pdvsa ma non di trivellare e esportare petrolio venezuelano. Già lo scorso marzo l’amministrazione di Joe Biden aveva avviato interlocuzioni con Maduro per chiedere al paese di aumentare la sua produzione di greggio a parziale compensazione della presunta riduzione del greggio russo. Il Venezuela dispone delle riserve di petrolio più grandi al mondo (304 miliardi di barili) sebbene si tratti di un greggio piuttosto difficile da estrarre e che richiede una lunga raffinazione. La produzione è tuttavia progressivamente crollata dai 3 milioni di barili al giorno ai 980mila del 2019 e ai 576mila del 2020 in concomitanza con la gravissima crisi economica del paese. Caracas, vicina a Mosca, è un grande acquirente di armi russe. Pochi giorni fa Diosdado Cabello, primo vicepresidente del governativo Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), ha affermato che la Russia “sta combattendo da sola il nazismo” risorgente in Ucraina, evitando così “una guerra globale”.

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