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Yassmine Berbach si fingeva ereditiera e poi truffava le vittime. Ad incastrarla un personaggio noto: la pazzesca storia della 23enne francese

Una vicenda che mescola i furti ai ricatti, le minacce al bullismo. E’ una vicenda che sembra fatta apposta per una serie tv. A chi guarda Netflix magari ricorda qualcosa. Sì, sembra proprio la copia di “Inventing Anna”, storia tratta da quella vera di Anna Sorokin

di Simona Griggio

Si fingeva ereditiera di una ricca famiglia e si comportava come tale, con tutte le buone maniere del galateo, le griffe portate con nonchalance, le mani curate e il linguaggio adeguato. Poi raggirava la sua vittima. Rubava, ricattava, minacciava. Intascava. Francese, 23 anni, viso angelico, Yassmine Berbach ha imbrogliato nel suo Paese una lunga serie di personaggi anonimi. Ma l’ultimo a cadere nella sua rete, il fidanzato Sacha, anonimo non lo è proprio. Anzi, Sacha è un noto personaggio televisivo, concorrente nel 2016 di The Voice. Insomma, un vip. Ma soprattutto, esperto nell’utilizzo dei social. Un’arma che non ha esitato a utilizzare quando si è accorto di essere stato ingannato.

Così, fra imbarazzo e delusione, il giovane ha trovato la forza di postare sul suo profilo Instagram un avviso: attenzione a Yassmine, è un’imbrogliona. E’ bastato questo post, visto da 130 mila persone in due giorni, per far saltare fuori la verità e le denunce di altre sei persone. Allocchi, ingenui, innamorati o semplicemente distratti, fatto sta che sono andati alla polizia per sporgere denuncia. E ne è venuta fuori una vicenda che mescola i furti ai ricatti, le minacce al bullismo.
E’ una vicenda che sembra fatta apposta per una serie tv. A chi guarda Netflix magari ricorda qualcosa. Sì, sembra proprio la copia di “Inventing Anna”, storia tratta da quella vera di Anna Sorokin, donna di origini russe, emigrata in Germania e alla fine diventata reginetta dei circoli per vip di New York, dove era riuscita a spacciarsi per un’ereditiera tedesca. La similitudine fra le due vicende ha ovviamente scatenato la curiosità dei media popolari francesi. Hanno cominciato a indagare e hanno ricostruito la vera storia di Yassmine Berbach. Lo ha fatto in particolare il quotidiano Le Parisien.

Primo passo: ha raccolto la testimonianza del malcapitato Sacha. Che ha spiegato: “Parlava bene, conosceva le buone maniere, conosceva tutti i marchi di lusso”. Poi hanno trovato una donna, Johane, della piccola città di Cognac. L’aveva ospitata in casa sua ed era stata una delle peggiori decisioni che avesse mai preso: “Ha iniziato a rubarmi i vestiti e a usare la mia carta di credito. Quando l’ho scoperto, mi ha mostrato le foto che aveva scattato mentre dormivo nuda. Mi ha minacciato di pubblicarle sui social, se non fossi stata zitta”. Ancora: “Mi ha devastato. Ero al limite, tutti i miei amici mi hanno voltato le spalle. Pesavo solo 38 chili e ho smesso di andare a scuola”. Cognac è una cittadina con meno di 20 mila abitanti in Nuova Aquitania. La popolarità del suo nome è ovviamente legata a uno dei più noti distillati del mondo, ma è in realtà una località non vivace e afflitta dal calo demografico.

Yassmine era nata lì, in un quartiere super popolare, con una madre rimasta sola che faticava a mettere insieme il pranzo con la cena per sé e i quattro figli. Trascorre le giornate a far foto con il cellulare. L’ultimo anno del liceo lo passa in un collegio e quando dà appuntamento alle amiche, lo fa davanti a una lussuosa villa. Tutti pensano che sia casa sua ma non è così. Dopo la scuola arriva a Parigi e fa la bella vita. Ha sempre soldi in tasca. Lei se la gioca così con chi le chiede l’origine di tanta fortuna: “Lavoro ma lo faccio solo perché lo vuole mia madre, dice che se no mi disereda”. In realtà alterna furti e piccole frodi con l’attività di escort di lusso. Ha una sua tecnica: dopo gli incontri chiama i clienti, rivela (falsamente) di essere minorenne e chiede subito 10 mila euro per non denunciare tutto alla polizia. Ha un carattere travolgente e incanta chi le sta intorno. Le Parisien ha raccolto la testimonianza di un’altra amica, Ana, che racconta: “E’ avvincente, sa diventare indispensabile dal punto di vista emozionale”. Alla fine, la ricostruzione torna al punto di partenza. All’ultimo fidanzato, che l’ha scaricata dopo due mesi, quando ha capito che faceva la escort. Si era fatto ingannare: “Ricevevo anche dei messaggi da sua madre, ma poi ho capito che li mandava lei con un altro telefono”. Lui l’ha buttata fuori di casa, lei prima di andarsene ha fatto razzia: gioielli della madre dell’ormai ex fidanzato, denaro e persino gli abiti del papà mancato qualche anno prima. Un’offesa che Sacha non ha sopportato: lo ha scritto su Instagram quando ha raccontato tutto.

Vicenda conclusa? Macché. Finora la giovane è stata solo interrogata dalla polizia ma non è stata fermata. E’ apparsa su Virgin Tv indossando una maglietta dei Guns ‘n Roses e ha replicato colpo su colpo alle accuse. Una cosa è certa. Non è un personaggio virtuale come una delle truffatrici che hanno alleggerito di 700 mila euro il pallavolista Roberto Cazzaniga. Questa è una donna in carne e ossa.

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