Uno dei principali oppositori di Vladimir Putin ancora residente in Russia, Vladimir Kara-Murza, 40 anni, è stato arrestato lunedì vicino a casa sua. Lo ha annunciato il suo avvocato: “Ho saputo del suo arresto meno di 10 minuti fa, mi unirò a lui”, ha detto all’agenzia di stampa Interfax il legale Vadim Prokhorov. Kara-Murza ha ripetutamente criticato l’intervento militare di Mosca in Ucraina negli ultimi giorni. È un ex giornalista ed era vicino al leader dell’opposizione Boris Nemtsov, assassinato nel 2015. È scampato a due tentativi di avvelenamento nel 2015 e nel 2017. Kara-Murza è stato arrestato con l’accusa di aver disobbedito agli ordini della polizia, ha poi riferito il suo avvocato, Vadim Prokhorov, aggiungendo che il suo assistito è stato portato nel distretto di polizia di Khamovniki, nel centro di Mosca. L’attivista rischia fino a 15 giorni di carcere o una multa.

Kara-Murza sostiene di essere stato deliberatamente avvelenato a Mosca nel 2015 e nel 2017 come rappresaglia per la sua battaglia nel promuovere sanzioni statunitensi e europee contro i funzionari russi accusati delle violazioni dei diritti umani. Amico intimo di Boris Nemtsov, ucciso a colpi di arma da fuoco nel 2015, Kara-Murza è un accanito oppositore dell’invasione russa dell’Ucraina e ha lanciato un comitato contro la guerra insieme a altre figure di spicco dell’opposizione russa. È anche uno dei pochi oppositori che si recano ancora in Russia, poiché molti sono fuggiti dal paese per motivi di sicurezza.

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