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Chiara Ferragni usa l’inositolo come rimedio contro l’acne: ecco di cosa si tratta. Pucci Romano: “Lo stress influisce, è una patologia multifattoriale”

La famosa influencer non si nasconde e mostra su Instagram le sue eruzioni cutanee, affermando che da anni riesce comunque a gestire i problemi di pelle con l’aiuto di una vita più felice, equilibrio ormonale e interazione naturale di inositolo. E che relazione ha quest’ultima sostanza con i disturbi cutanei? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Pucci Romano, dermatologa e Presidente di Skineco, associazione scientifica di ecodermatologia

di Ennio Battista

Chiara Ferragni parla dello sfogo di acne sul suo viso comparso dopo un periodo di grande stress dovuto alla malattia del marito Fedez e alla delicata operazione chirurgica al pancreas cui si è dovuto sottoporre. La famosa influencer non si nasconde e mostra su Instagram le sue eruzioni cutanee, affermando che da anni riesce comunque a gestire i problemi di pelle con l’aiuto di una vita più felice, equilibrio ormonale e interazione naturale di inositolo. E che relazione ha quest’ultima sostanza con i disturbi cutanei? L’inositolo viene anche chiamato vitamina B7, seppur in realtà fa parte delle cosiddette non-vitamine B. La sua azione è però strettamente legata a quella di altre vitamine del gruppo B. Tra le sue principali proprietà, c’è quella di stimolare la produzione di lecitina che “pulisce” le pareti interne delle arterie con il risultato di contribuire a ridurre il colesterolo “cattivo” nel sangue. ll mio-inositolo costituisce la forma biologicamente più attiva dell’inositolo. Ed è impiegato anche nella cura della sindrome da ovaio policistico e di altre problematiche ginecologiche, anche “in abbinamento con l’acido folico”, ci spiega la dottoressa Pucci Romano, dermatologa e Presidente di Skineco, associazione scientifica di ecodermatologia. L’inositolo è in relazione al miglior bilanciamento degli ormoni sessuali.

E l’acne? “È un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della relativa ghiandola sebacea. Colpisce più spesso viso, spalle e dorso. Ed è anche il risultato di modificazioni ormonali – pubertà, ciclo mestruale, gravidanza – prosegue Romano -, tutte situazioni che causano l’iniziale ostruzione della ghiandola sebacea, con formazione del comedone. L’acne può manifestarsi a causa di fattori diversi come farmaci, alimenti, malattie endocrine e altro. Siamo quindi di fronte a una patologia multifattoriale per la quale si richiedono interventi terapeutici di vario tipo”, per cui “non si può dire che l’inositolo curi direttamente l’acne”, precisa la dermatologa.

C’è sicuramente un legame tra insorgenza dell’acne e lo stress. Per esempio, “Se pensiamo allo sviluppo dell’embrione, ci rendiamo conto che l’ectoderma, uno dei tre foglietti da cui si formano i diversi organi, dà vita al tempo stesso alla pelle e al sistema nervoso. Da questo punto di vista possiamo dire che non ci sono grandi differenze tra un melanocita – una delle cellule che costituiscono la pelle – e un neurone”, sottolinea l’esperta. “Ma non è detto che chi è stressato soffra automaticamente di acne, ogni persona sviluppa una sua riposta somatica agli stessi stimoli esterni”.

In quali fonti alimentari si trova l’inositolo? Soprattutto nei cereali integrali, ma anche nel lievito di birra, in agrumi e nel tuorlo d’uovo, nelle noci e nella carne. E ovviamente si può assumere anche sotto forma di integratori. Non per questo le persone si devono sentire libere di curarsi problemi di pelle comprando un integratore del genere: “Di fronte a ogni tipo di patologie, inclusa l’acne, bisogna affidarsi a terapeuti esperti e non farsi tentare da facili scorciatoie”, conclude Pucci Romano.

Chiara Ferragni usa l’inositolo come rimedio contro l’acne: ecco di cosa si tratta. Pucci Romano: “Lo stress influisce, è una patologia multifattoriale”
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