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Ultimo aggiornamento: 13:04 del 24 Marzo 2022

Gas, Bonomi (Confindustria): “Draghi spinga per per tetto europeo sul prezzo. Non possiamo essere sempre noi quelli penalizzati”

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Mi aspetto che oggi al Consiglio europeo il presidente Draghi cerchi di far passare la posizione che abbiamo la necessità di un tetto europeo al prezzo del gas per evitare quelle speculazioni che sono state fatte e che hanno portato il costo dell’energia a livelli folli“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Rtl 102.5 dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che aggiunge: “La Russia non ha smesso di inviare gas, noi non abbiamo aumentato il consumo e i contratti di fornitura sono pluriennali con dei prezzi stabiliti. C’è in corso una speculazione fortissima. Il governo è intervenuto con provvedimenti congiunturali che erano attesi dalle imprese e dalle famiglie, ma allo stesso tempo avevamo chiesto degli interventi coraggiosi e strutturali, cosa che purtroppo nei decreti è venuta a mancare“.

Bonomi sottolinea: “L’Italia deve portare una posizione molto forte in Europa. Capisco che i tedeschi vogliano tenere una posizione più morbida perché rispetto a noi sono più dipendenti di gas e carbone russo, ma dobbiamo giocare tutti nello stesso campo. L’impresa italiana non può essere sempre quella più penalizzata. Abbiamo deciso le sanzioni, ma poi vediamo che le imprese francesi nicchiano nella chiusura delle loro attività in Russia, la Turchia apre i porti – continua – Israele si dice disponibile a ricevere gli investimenti, gli inglesi sono molto timidi nelle sanzioni. Così non funziona. O tutti giochiamo la stessa partita, e allora siamo tutti disposti a sostenere i sacrifici, altrimenti non capisco perché le 447 imprese italiane che operano in Russia debbano pagarne le conseguenze, quando gli altri non rispettano le regole del gioco che ci siamo dati in Europa”.

Il presidente di Confindustria, infine, si definisce “non preoccupato” del diktat di Putin sul pagamento delle forniture di gas russo esclusivamente in rubli: “È una mossa che era prevista con il blocco dell’utilizzo delle valute estere. Per poter sostenere il rublo, insomma, era una delle mosse previste. I contratti internazionali della fornitura del gas sono ben chiari: la valuta da utilizzare è il dollaro. Ovviamente è uno dei bracci di ferro che si stanno facendo tra chi pone sanzioni e chi cerca di sostenere la sua economia che viene messa alla prova”.

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