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San Marino, uno dei due capi di Stato accusato di molestie sessuali da un’impiegata del Palazzo del governo

Secondo quanto riportato dal quotidiano sammarinese L'Informazione, il Capitano reggente Giacomo Simoncini, poco meno che trentenne, si sarebbe spogliato davanti alla dipendente
San Marino, uno dei due capi di Stato accusato di molestie sessuali da un’impiegata del Palazzo del governo
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Giacomo Simoncini, uno dei due Capitani reggenti di San Marino, i capi di Stato che durano in carica sei mesi, è accusato di molestie sessuali da un’impiegata del palazzo del governo (Palazzo Pubblico). La vicenda, risalente ai primi di marzo, è stata riportata da uno dei quotidiani del Paese, L’Informazione: il politico di centrosinistra, poco meno che trentenne, diventato famoso per essere il capo di Stato più giovane al mondo, si sarebbe spogliato davanti all’impiegata che lo accusa.

La dipendente, secondo quanto scritto dal quotidiano, si è rivolta prima a un addetto alla Reggenza, quindi la vicenda è stata riferita all’altro Capitano reggente, Francesco Mussoni e al Governo. La donna si è anche rivolta a un legale che ha informato, in via ufficiosa, la magistratura, annunciando la presentazione di una denuncia dopo il primo di aprile per evitare imbarazzi alla più alta carica istituzionale della Repubblica. Proprio ad aprile, infatti, terminerà il mandato dei reggenti che restano in carica appunto sei mesi.

Ma prima ancora del Tribunale di Stato, ad occuparsi della vicenda, secondo il sistema sammarinese, dovrebbe essere il Sindacato della Reggenza una sorta di tribunale del popolo istituito nel 1499 e che prevede come tre giorni prima della fine del mandato i cittadini possano esporre rilievi e denunce nei confronti dei Capi di Stato.

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