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Su Netflix il truffatore di Tinder ci riporta alle solite: noi donne cerchiamo ancora un salvatore

Su Netflix il truffatore di Tinder ci riporta alle solite: noi donne cerchiamo ancora un salvatore
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Ho visto un docu di Netflix, neanche tanto bello. Racconta di un giovane truffatore israeliano che recluta le sue vittime – donne bianche, belle, media cultura, ceto medio – su Tinder. Nel suo profilo appare belloccio, super griffato, appoggiato a Ferrari e jet privati. Le ragazze (trentenni single) abboccano al primo invito per un bicchiere nella Hall del Four Seasons o per una gita in jet. Sono ammaliate dalla sua ricchezza, dal potere, dal fascino. Mister T, chiamiamolo così, le corteggia assiduamente. È spesso in viaggio per il suo lavoro di commerciante in diamanti – armi – agente Mossad (cambia identità ogni volta) e dai vari luoghi del mondo inonda le fidanzate di messaggini e cuori.

Per far innamorare una ragazza ci mette trenta giorni in media. Quando le vittime sono cotte a puntino, Mister T comincia a chiedere prestiti e carta di credito con motivazioni stravaganti. Le donne cedono per amore: 250mila dollari è la cifra media che migliaia di vittime nel mondo hanno ceduto al truffatore. Per amore. Ma la cosa che mi ha colpito è un’altra. Per ottenere amore e lealtà assoluta, il geniale e criminale tuffatore ha puntato soprattutto su:

– promesse di matrimonio – “you are the one”;

– far figlioli “I’m talking about kids, honey”;

– vivere insieme;

– fiducia: “I trust you, you trust me”.

Mi spiego. Non è stato solo il suo potere a sottomettere le vittime, la bellezza o il sesso, ma la promessa di convolare a nozze come nella bella Bella addormentata. Le ragazze hanno ceduto alla speranza di presentarlo in famiglia, al desiderio di non essere più single, indipendenti, lavoratrici di eccellenza. Siamo ancora qui. Noi donne siamo ancora preda del mito millenario del principe buono e protettivo che piaccia alla mamma-nonna. Non di uno bello, ricco e scopatore (ci sta, perché no?). Si va su Tinder per trovare il Salvatore, non per una sana avventura sessual-amorosa. Svegliamoci, riflettiamo.

Mr. T è stato arrestato ma per altre motivazioni: 5 mesi di prigione. Ora fa il coach di lusso insegnando come vivere bene. Lo si può ritrovare su Tinder, imperturbabile, sempre bello, griffato, motorizzato. Tra le braccia di due bionde strepitose. Sarebbe bello un piccolo scambio di idee..

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