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Victoria Cabello, la sindrome di Lyme e il percorso riabilitativo: “Ho pensato di morire. Con Pechino Express ho dimostrato a me stessa che ce la posso fare”

La conduttrice, in una lunga intervista rilasciata a 'D - la Repubblica delle donne', ha rivelato: "Ho pensato di morire e ho affrontato un lungo percorso riabilitativo. Ora è passata, ma quell’essere stata in ginocchio condiziona ancora la mia vita. È un malessere profondo, ma anche una scusa per fingere di non volere uscire dalla comfort zone faticosamente raggiunta. [..] Pechino è stato un calcio in cu*o che mi ha dato la grinta per svoltare"

di F. Q.

Nella nuova stagione di Pechino Express c’è anche Victoria Cabello con l’amico di vecchia data Paride Vitale, manager abruzzese. Insieme costituiscono la squadra de ‘I Pazzeschi’, per lo show itinerante condotto da Costantino della Gherardesca, in onda da giovedì 10 marzo su Sky e in streaming su NOW. Intervistata per D – la Repubblica delle donne, la conduttrice nata a Londra nel 1975 ha raccontato: “Non ho grandi talenti, ma ho il dono dell’empatia. È da quando facevo l’inviata a Le Iene che in borsa tengo un paio di mutande e lo spazzolino. Attitudine: pronta a partire”.

Poi Cabello ha spiegato il motivo per il quale ci ha pensato molto prima di accettare di partecipare: “È noto che ho avuto la sindrome di Lyme (“Infezione trasmessa tramite puntura di zecca, può colpire sistema nervoso e organi interni. Se non curata diventa una malattia cronica”, riporta il sito dell’Ospedale Bambino Gesù, ndr). Ho pensato di morire e ho affrontato un lungo percorso riabilitativo. Ora è passata, ma quell’essere stata in ginocchio condiziona ancora la mia vita. È un malessere profondo, ma anche una scusa per fingere di non volere uscire dalla comfort zone faticosamente raggiunta. [..] Pechino è stato un calcio in cu*o che mi ha dato la grinta per svoltare. Di dimostrare a me stessa che sto bene e ce la posso fare”. Dopo tanto tempo, non dev’essere facile mostrarsi al pubblico: “Baratro del giudizio – ha commentato Cabello al riguardo -. Ho sempre scritto i miei programmi e detesto non avere il controllo. Ma una volta ho sentito Marina Abramovich al MaXXI raccontare in base a cosa sceglie i suoi progetti. Ha detto: ‘Se mi terrorizza vuol dire che è giusto, che mi metterà alla prova e dovrò andare oltre me stessa’. Ecco, supererò le critiche dei social e ‘sti ca**i”. Infine ha concluso: “Riatterrata in Italia sono tornata dall’analista per un lungo e orgoglioso debriefing”.

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