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Guerra Russia-Ucraina, la direttrice teatro statale di Mosca: “Non lavoro per un assassino, mi dimetto”. Lo scrittore Akunin: “Putin mentalmente squilibrato”

Dall'editrice Irina Prokhorova agli attori Alexander Dolgopolov e Denis Alienm, dal cantante Valery Meladze al giocatore di football Fyodor Smolov. Ancora il giocatore di scacchi Yan Nepomniachtchi, gli attori Danila Kozlovsky, Irina Starshenbaum, Marina Zudina: infinito l'elenco di personaggi del mondo dell'arte e dello spettacolo che si sono apertamente espressi contro Putin

di Simona Griggio

Il suo clamoroso gesto è stato l’inizio di una slavina. Elena Kovalskaya ha annunciato la sua decisione irrevocabile sul suo profilo Facebook: “Amici, in segno di protesta contro l’invasione russa dell’Ucraina, mi dimetto”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. Dal 2020 era la direttrice del Meyerhold Center, il teatro statale di Mosca. Poi l’invasione dell’Ucraina ha cambiato tutte le prospettive. Ha lasciato il suo posto e ha rincarato la dose: “È impossibile lavorare per un assassino e riscuotere uno stipendio da lui”. Non è tardata la risposta del teatro, che porta il nome del drammaturgo russo Vsevolod Meyerhold, una risposta altrettanto coraggiosa. L’attacco della Russia viene descritto come qualcosa che “ora è in tragico conflitto con la nostra missione. Non possiamo tacere su questo. Ci resta solo questo da dire: no alla guerra!”. Il teatro ha poi ringraziato Elena Kovalskaya “per il suo coraggio”.

È un elenco lunghissimo e ogni ora che passa si arricchisce di nuovi interventi. È la ribellione del mondo dello spettacolo e della cultura in Russia contro la decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Tra coloro che si sono espressi contro le azioni militari ci sono i presentatori televisivi Ivan Urgant, Anastasia Ivleeva, Ksenia Sobchak, i cantanti Yuri Shevchuk, Sergey Lazarev, Valery Meladze, Ivan Dorn, Manizha. Ancora, il giocatore di football Fyodor Smolov, il giocatore di scacchi Yan Nepomniachtchi, gli attori Danila Kozlovsky, Irina Starshenbaum, Marina Zudina, Katerina Spitz, Daria Poverennova, Alika Smekhova, gli scrittori Alexander Tsypkin, Boris Akunin, i comici Alexander Dolgopopov, Denis Alien,

Il cantante Valery Meladze ha registrato un video. Spiega il suo dolore: “È successo qualcosa che non poteva e non doveva mai accadere”. Lancia il suo personale appello a Putin, anche se in realtà non lo cita direttamente rivolgendosi invece a un “tu” generico: “Voglio chiederti di sederti al tavolo delle trattative, ti prego. Le persone devono poter negoziare, per questo ci è stato dato un linguaggio, per questo ci sono state date le nostre capacità. Le persone non dovrebbero morire. Quello che sta accadendo deve essere fermato”. La cantante Manizha ha pubblicato su Instagram un post con uno sfondo nero e ha scritto che qualsiasi guerra tra Russia e Ucraina è “fratricida”. Lo scrittore Boris Akunin ha dichiarato sul suo Facebook che il 24 febbraio è iniziata una nuova, terribile era. “Fino alla fine non potevo credere che Putin avrebbe iniziato questa guerra assurda. E mi sbagliavo. Ho sempre creduto che alla fine avrebbe vinto la ragione. E mi sbagliavo. Ha vinto la follia”. Akunin osserva che la Russia “è governata da un dittatore mentalmente squilibrato” e che “il Paese segue obbedientemente la sua paranoia”. Conclude così: “So che Putinland e la Russia non sono la stessa cosa, ma ora non c’è differenza agli occhi del mondo intero”.

Il cantante Sergey Lazarev pubblica un messaggio emozionante su Istagram. Ha scritto che suo figlio prima dell’avvio del conflitto si era svegliato di notte in lacrime e ha detto che aveva paura della guerra. “Ho detto: Sunny, non preoccuparti, calmati, non ci sarà guerra! Invece è iniziata la vera guerra! Accidenti, ma cosa state facendo?”. Poi l’invocazione: “Io stesso ruggisco ora! Perché sono stanco che i poteri continuino a misurare la loro forza con le armi! Per favore, fermate tutti! Insieme! Dite stop! Sedetevi al tavolo delle trattative! Lasciate vivere la gente!“. Il musicista Yuri Shevchuk, di origine ucraina, racconta: “Oggi ci siamo riuniti per le prove con gli altri artisti, tutti sono sotto shock. Questa è una merda completa. Questa guerra è necessaria solo per degli psicopatici che sono impazziti”.

L’editrice Irina Prokhorova, a capo casa editrice New Literary Review, è attonita: “Ora tutti si pongono questa domanda: cosa si può fare? Ma la società è demoralizzata. Gli orrori della guerra sono ancora come fantasmi sopra di noi. Vorrei sperare in una sorta di solidarietà tra le persone, in modo che tutti dicano che questa guerra è terribile e disgustosa”. C’è l’appello del rapper Timati: “Sono molto, molto dispiaciuto perché siamo arrivati ​​a questo punto, sembrerebbe, di non ritorno. Abbiamo bisogno di un dialogo. E di pace, siamo due Paesi molto vicini nella loro mentalità”. Un altro musicista, Noize MC, cantante, attore, anche lui rapper: “I messaggi di amici ucraini hanno iniziato immediatamente ad arrivare: Kiev viene colpita con missili balistici, la gente viene chiamata nei rifugi antiaerei. La Russia ha attaccato l’Ucraina e il fatto che il rappresentante della Federazione Russa all’Onu “vieti” di chiamarla guerra non cambia l’essenza di ciò che sta accadendo”.

Il comico Alexander Dolgopolov incalza: “Nessuno ha bisogno di questa guerra, tranne i vecchi che sono divorati dalle sete di potere, che governano il nostro paese e vogliono mantenere il loro posto a spese della guerra. È terribile, è selvaggio, mi vergogno di essere nato e vivere in questo Paese. Gli fa eco un altro attore comico, Denis Alien: “Questa è una totale assurdità. Io e mia moglie veniamo dalla regione di Kursk, è vicino all’Ucraina, abbiamo molti parenti e amici lì. Mi esibisco lì almeno una volta all’anno e non vedo l’ora. Terribile. Io e mia moglie abbiamo trascorso l’intera mattinata esplorando le opzioni per emigrare”.

Ma la sfilata di messaggi non si conclude qui. “Oggi è il primo giorno della mia vita in cui mi è balenato in testa il pensiero che forse è un bene che mia nonna non sia vissuta abbastanza per vedere cosa sta accadendo con i suoi occhi”, ammette l’attrice Katerina Shpitsa. La sua collega Irina Starshenbaum scrive: “Come siamo arrivati ​​a questo punto? Non abbiamo scelto questo. Niente giustifica la guerra e non ci sono parole per esprimere tutto il dolore e l’orrore di questa mattina. Ucraini, per favore perdonatemi per la mia impotenza. Vogliamo la fine immediata di queste azioni mostruose”. Ancora reazioni: “Non ho parole… Non riesco a credere a quello che è successo. Ero, sono e sarò contro la guerra. E non ho partorito e cresciuto i miei figli per questo… e nemmeno i miei amici in Ucraina. Fermate questo incubo!”, chiede l’attrice Alika Smekhova.

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