“Ieri la Russia è stata colpita con sanzioni, ma non sono sufficienti per far uscire queste truppe straniere dal nostro territorio. Si può arrivare a questo solo con la solidarietà e la determinazione. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra. Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia di un’adesione alla Nato? Tutti hanno paura”. A dirlo è il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel nuovo videomessaggio diffuso su Facebook all’alba di venerdì 25 febbraio, quella che il presidente ucraino descrive come la “seconda mattina di guerra totale”, dopo una notte di combattimenti nella capitale Kiev, per chiedere ancora una volta l’intervento dell’Occidente. “Sono io l’obiettivo numero uno del nemico, la mia famiglia è il numero due”, ha annunciato Zelensky: gli ucraini “continuano a resistere”, ha detto parlando di “vero eroismo”. “Questa mattina stiamo difendendo da soli il nostro Paese. Proprio come ieri il Paese più potente al mondo guardava da lontano. Il nemico è stato fermato nella maggior parte delle direttrici. Ci sono combattimenti in corso, non ci stancheremo”, le sue parole.

In questa “guerra totale”, ha proseguito ancora il presidente ucraino, “alle 4 le forze russe hanno continuato a lanciare attacchi con missili sul territorio dell’Ucraina, dicono che colpiscono solo obiettivi militari, ma sono bugie. Nel cielo di Kiev c’è stato un bombardamento. Un incendio in un edificio residenziale. Questi attacchi alla nostra capitale non si vedevano dal 1941. Prima o poi la Russia dovrà parlare con noi” per porre fine alle ostilità. “Si devono adottare immediatamente forti sanzioni economiche e finanziarie contro l’aggressore per privarlo dei mezzi per continuare l’attacco” ha detto rivolgendosi quindi anche ai leader dell’Unione Europea e chiedendo di “mettersi al fianco dell’Ucraina, la nostra gente sta morendo per la libertà dell’Ucraina e dell’Europa”.

Quindi il bollettino di guerra: nella prima giornata di combattimenti sono morti “137 eroi, non cittadini”, ha detto Zelensky aggiungendo anche che sono 316 gli ucraini feriti. Infine, il presidente ucraino ha esortato i russi a protestare contro l’attacco di Vladimir Putin all’Ucraina: “Ai cittadini della Federazione Russa che stanno uscendo per protestare: vi vediamo – ha concluso -. E questo significa che ci avete ascoltato. Questo significa che credete in noi. Combattete per noi. Combattete contro la guerra”.

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