Un borgo abbandonato adesso baciato dal Pnrr con 20 milioni di euro. Il bacio in realtà arriva direttamente dal governo siciliano che, senza alcuna evidenza pubblica, ha scelto il vincitore di quella che è già stata definita ‘lotteria Recovery’: il borgo “A Cunziria”, nel Catanese. Una discrezionalità totale che non ha mancato di sollevare polemiche pur essendo consentita dal ministero dei Beni Culturali in una delle due linee del bando “Attrattività dei Borghi” per la valorizzazione di storia, arte, cultura e tradizioni dei piccoli centri italiani, pubblicato a dicembre. Il punto è che non è chiaro perché la scelta sia ricaduta su A Cunziria e non su uno degli altri piccoli Comuni siciliani che “avrebbero avuto tutto il diritto di partecipare al bando e aspirare ad essere selezionati cambiando le sorti del proprio territorio”, come fa notare Antonino Camarda, sindaco di Castiglione di Sicilia, meno di tremila anime tra l’Alcantara e l’Etna, inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Certo è che il borgo disabitato si trova nel comune di Vizzini che quest’anno andrà, manco a dirlo, ad elezioni. Così come tutta la Sicilia, che nel prossimo autunno voterà per rinnovare il governo regionale.

La coincidenza temporale tra urne e arrivo dei fondi europei nelle scorse settimane ha scatenato accuse incrociate, all’interno della stessa maggioranza, di voler utilizzare le risorse del Recovery a fini elettorali. È in questo contesto che si inserisce la polemica scoppiata sul caso del borgo “A Cunziria” (la Conceria), 40 palazzine attorno ad una chiesetta “di grande suggestione”, si legge nella delibera di giunta che assegna i fondi, firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci che da mesi lavora, finora senza sponde nella coalizione di centrodestra, alla sua ricandidatura alle prossime regionali. Le palazzine sono state fatte “nella tipica pietra locale” che “costituisce mirabile esempio dell’architettura rurale della Sicilia orientale, nonché testimonianza dell’archeologia industriale del secolo XIX dove, sino agli anni 60 del secolo scorso, si operava, grazie ad un ingegnoso sistema di utilizzazione delle acque la lavorazione delle pelli”, si legge nella delibera che approva lo stanziamento. Tra le motivazioni anche il fatto che a Vizzini è nato Giovanni Verga e nel 2022 ricorre “il primo centenario della morte di Verga, che proprio a Vizzini ambientò la Cavalleria Rusticana, una delle sue novelle più note”.

Non c’è dubbio, perciò: un borgo di pregio i cui “requisiti architettonici, ambientali e paesaggistici” trovano “piena coerenza con le finalità indicate nelle linee guida ministeriali, anche in relazione ad interventi di rigenerazione del tessuto urbano in un’area connotata da un continuo spopolamento”. Ma certo non l’unico. “È iniziata la campagna elettorale”, tuona dal canto suo Nuccio Di Paola, capogruppo del M5s all’Ars, che assieme al collega Salvo Siragusa ha interrogato il governo sui venti milioni destinati al borgo di Vizzini. Le polemiche nate in tutta Italia trovano, infatti, terreno ancora più fertile in Sicilia, dove le elezioni, tra amministrative e regionali, sono alle porte. “Le risposte che c’hanno dato non sono accettabili, è vero che le linee guida non prevedevano evidenza pubblica ma altre regioni l’hanno fatta”, spiega Di Paola. La scelta però pare sia ricaduta sul borgo catanese perché non c’era tempo da perdere: “Samonà (Alberto, assessore leghista alla Cultura, ndr) ha risposto – continua Di Paola – che i tempi non erano tali da poter fare un bando, ma allora cosa faranno le altre regioni, come la Lombardia, che invece il bando lo hanno fatto eccome? La Regione torni sui propri passi, ritiri in autotutela la delibera e proceda ad una consona forma di evidenza pubblica”.

Poco convinto anche il sindaco di Castiglione di Sicilia, Camarda: “Le somme sono state stanziate dal Pnrr il 21 dicembre, c’era tutto il tempo per preparare un’evidenza pubblica, e permettere a tutti quanti noi di partecipare: in tutte le regioni d’Italia si sta procedendo attraverso manifestazioni di interesse per selezionare il progetto migliore proposto dai singoli Comuni”.

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