Scade il 31 gennaio il decreto Festività, entrato in vigore il 24 dicembre in vista di Natale e Capodanno. Potrebbero perciò tornare a riaprire le sale da ballo, così come cadere le restrizioni sulle feste e sui concerti in piazza. Dalla stessa data, inoltre, dovrebbe cadere l’obbligo di mascherine all’aperto in zona bianca. Il condizionale però è necessario: non è escluso che il governo mantenga i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino cioè al 31 marzo quando scadrà anche lo stato di emergenza. Il Consiglio dei ministri si riunirà infatti lunedì 31 gennaio per discutere eventuali proroghe: secondo fonti del governo potrebbe arrivare il mantenimento dell’obbligo di mascherine all’aperto.

Colori – Ciò che appare certo, invece, è il cambiamento del sistema dei colori, come più volte hanno richiesto i presidenti delle Regioni, anche se le fasce continueranno ad essere un punto di riferimento per l’analisi epidemiologica delle diverse aree. E se chi ha il Super Green pass avrà accesso ad ogni attività in tutte le zone tranne che in quella rossa. Resta aperta la trattativa su cosa concedere in quest’ultima: ancora da stabilire, per esempio, se in questa fascia le misure debbano essere applicate a chi ha totale copertura vaccinale. Altra questione che risulta chiusa invece sembra essere l’introduzione di un aggiornamento dell’indicatore che riguarda il calcolo dei ricoveri per Covid: i pazienti asintomatici che occupano un posto letto per altre patologie resterebbero in isolamento nello stesso reparto in cui si trovano, senza essere conteggiati dunque come ‘ricoveri per Covid’.

Green pass – Per quanto riguarda il Green pass, dal 1 febbraio cambierà la sua durata, passando dagli attuali 9 ai 6 mesi per chi è vaccinato con una sola dose. Non è così invece per chi ha ricevuto il booster: per questa categoria di persone il governo sta lavorando a una sorta di certificato con scadenza illimitata, necessario perché, ancora, non è stato chiarito quando e se verrà somministrata la quarta dose. In ogni caso, da martedì sarà necessario presentare il proprio QR code (ottenibile tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione) per entrare nei principali uffici ed attività, poste, banca e librerie comprese. I titolari o gestori degli esercizi non sono obbligati a verificare il possesso del Green pass, ma possono effettuare dei controlli a campione. Resta consentito il libero accesso, tra gli altri, nei negozi di generi alimentari in quelli per la vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche. In questo caso, i titolari di questi esercizi devono però verificare che i clienti non consumino alimenti e bevande sul posto.

Multe per gli over 50 – Sempre da febbraio, inoltre, entrano in vigore le multe per gli over 50 che non si sono sottoposti alla vaccinazione nonostante l’obbligo. Si tratta di circa un milione e mezzo di persone. Multe di 100 euro per chi in questa fascia di età non è immunizzato e – a partire dal 15 febbraio – fino a 1500 euro per coloro sorpresi al lavoro senza Super Green pass. Chi, invece, non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, ma mantenendo comunque il lavoro. Eccezioni per chi ha contratto il covid ed è guarito entro sei mesi e per chi è soggetto a esenzione. I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute.

Discoteche – I gestori delle discoteche, intanto, parlano tramite il presidente del Silb dell’Emilia-Romagna (il sindacato dei locali da ballo) Gianni Indino: “Sono convinto che nelle prossime ore per le discoteche dal governo arriveranno nuove restrizioni. Però vorrei che arrivassero anche indicazioni che ci permettono di programmare: non 15 giorni di proroga ma la certezza che si potrà aprire il 15 febbraio. Anzi, possibilmente il 14 febbraio, San Valentino: sarebbe un bel segnale. Siamo a disposizione per creare le condizioni per riaprire in sicurezza. Regole e indicazioni le abbiamo sempre rispettate e continueremo a farlo”.

Scuola – Sul tavolo ci sarà anche il prossimo decreto per rinnovare le regole su scuola, colori delle zone e quarantene. La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e governatori, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette. Da oggi, infatti, chi ha il Super Green pass rientra dall’autosorveglianza senza dover fare il tampone mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma, di nuovo, altro potrebbe arrivare dal prossimo Cdm, come l’allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all’andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli. Restano critici presidi e sindacati che lamentano una “insostenibile gestione dei casi di positività”.

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