Nuovo arrivo di migranti a Lampedusa, dove nelle scorse ore sono sbarcati 57 egiziani. Il barcone con il quale si stavano indirizzando verso le coste siciliane è stato bloccato a circa 5 miglia dalla più grande delle isole Pelagie da una motovedetta della Guardia di finanza. Il gruppo, come molti altri precedenti, è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola. Nel frattempo, non lontano dalle coste dell’isola si trova la Aita Mari, la nave della ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario. A bordo ci sono 176 migranti soccorsi nel Mediterraneo, tra loro 18 donne e 42 minori. La ong chiede porto sicuro per lo sbarco dei naufraghi.

Nelle prossime ore saranno invece imbarcate sul traghetto di Porto Empedocle le sette salme dei bengalesi morti assiderati durante la traversata fra la Libia e Lampedusa, nei giorni scorsi. Il nulla osta della Procura di Agrigento – che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo quale conseguenza di altro reato – è arrivato a Lampedusa. Le bare, dopo l’approdo a Porto Empedocle, verranno trasferite a Palma di Montechiaro. Il sindaco Stefano Castellino, ancora una volta, ha dato alla Prefettura la disponibilità della propria città per accogliere le nuove vittime dell’ennesima tragedia del mare. Lunedì mattina, al cimitero di Palma di Montechiaro, si terrà una piccola cerimonia d’addio.
I 7 migranti che hanno perso la vita erano su un barcone che è stato intercettato, a 18 miglia dall’isolotto di Lampione, dai militari della Guardia di finanza e dalla Capitaneria. Tre sono stati trovati morti già al momento dell’aggancio del peschereccio con 280 persone. Gli altri 4 sono deceduti prima di arrivare sulla terraferma.

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