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Regole Covid, da oggi cinque Regioni in zona arancione: ecco cosa cambia

Alla Valle d’Aosta si aggiungono infatti Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. Dopo l'introduzione del green pass rafforzato, però, ci sono solo lievi differenze rispetto alle restrizioni in giallo e in bianco. Le novità principali riguardano gli spostamenti
Regole Covid, da oggi cinque Regioni in zona arancione: ecco cosa cambia
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Regole diverse per gli spostamenti e qualche piccola differenza per quanto riguarda il Super green pass: da lunedì 24 gennaio diventano cinque le Regioni italiani che si colorano di arancione. Alla Valle d’Aosta si aggiungono infatti Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. Dopo l’introduzione del green pass rafforzato, però, non cambia molto rispetto al giallo ed al bianco. Ecco quali le prescrizioni valide per la zona arancione:

Spostamenti – A differenza di quanto accade per la zona bianca o gialla, senza green pass sono consentiti gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa regione o di altre regioni “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”. Permessi invece anche senza certificato gli spostamenti con mezzo proprio da comuni di massimo 5.000 abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.

Negozi – Senza green pass o con il solo pass semplice non è consentito l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

Formazione – La partecipazione a corsi di formazione in presenza non è consentita con il pass semplice, che resta invece valido in zona bianca o gialla.

In seguito all’introduzione dell’obbligo di green pass rafforzato, in zona gialla così come in arancione, nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione non vi sono più limiti riguardo al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo, purché sia mantenuto il rispetto delle capienze e delle regole per l’esercizio di queste attività stabilite negli specifici protocolli di settore.

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