Attualità

Morto Thierry Mugler, addio allo stilista dei corsetti di Madonna e Lady Gaga: aveva 73 anni. I suoi abiti-scultura hanno fatto la storia della moda

Il suo atto creativo era un'esercizio totalizzante: nei suoi abiti metteva tutto se stesso, il regista e il fotografo, il passato da ballerino e da acrobata e la sua inclinazione da bodybuilder. "Mi sono sempre sentito un regista e i vestiti che ho fatto erano una direzione del quotidiano",aveva detto in un'intervista a Interview Magazine

di Ilaria Mauri

Lutto nel mondo della moda: è morto lo stilista francese Manfred Thierry Mugler, genio dell’eccesso, del colore, delle forme esagerate, delle geometrie. Se ne va un visionario, un creativo che ha fatto la storia del costume dei ruggenti anni ’80 e ’90, disegnando fantasmagorici modelli indossati da celebrità come Madonna, Sharon Stone e Lady Gaga. Aveva 73 anni. L’annuncio è arrivato proprio nel giorno di apertura della settimana dell’Haute Couture parigina, attraverso il suo profilo ufficiale Instagram: “Possa la sua anima riposare in pace”, il testo del post tutto listato a nero senza immagine. Il suo agente Jean-Baptiste Rougeot ha fatto sapere che il decesso è avvenuto per “cause naturali”. La sua scomparsa è un altro duro colpo per il fashion system, che da inizio anno ha già dovuto dire addio a Nino Cerruti e André Leon Talley, scomparsi rispettivamente il 15 e il 18 gennaio 2022.

Mugler, che ha lanciato il suo marchio nel 1973, è diventato famoso per il suo stile caratterizzato da spalle larghe e una vita sottile, un’ode alla silhouette a clessidra. “Sono sempre stato affascinato dall’animale più bello della Terra: l’essere umano. Sono un architetto che reinventa completamente il corpo di una donna”, diceva, e queste sue parole racchiudono tutta l’essenza della sua arte. Sì, perché le sue creazioni non erano semplici abiti ma vere e proprie sculture, esempi di un’avanguardia che ha soppiantato il minimalismo androgino dilagante all’epoca per portare la Couture a un livello più sperimentale. La sua estetica innovativa si è subito imposta nell’ambiente parigino, aprendo la strada a un nuovo corso dell’alta moda che ha rivoluzionato la percezione comune di bellezza, mettendo al centro la valorizzazione di tutto il potenziale del corpo umano. Per dare un’idea dell’assoluta modernità di quest’uomo vi basti dare una rapida occhiata alle recenti sfilate della Moda Uomo a Milano come Parigi: in passerella è stato il trionfo dei modelli con spalle esageratamente larghe e il punto vita strizzato.

Ma non solo: la sua sperimentazione è stata a 360 gradi anche sull’uso dei materiali, dal metallo (con cui realizzava delle “armature” gioiello) alla gomma passando per la plastica, fino a pelle e latex da lui tanto amati. In anni in cui la moda era ancora per così dire “timida”, lui ha fatto sfilare abiti ispirati ad animali, insetti, robot e creature mitologiche; enfatizzando il corpo della donna con venerazione e ammirazione. Come un moderno poeta stilnovista, idealizzava e divinizzava la donna al punto da trasformarla in una creatura fantastica, dai tratti mitologici, eterea e altra rispetto al senso comune. Riusciva a rendere anche il più formale dei tailleur o un semplice tubino nero un’arma di seduzione. Come l’abito indossato da Demi Moore in “Proposta Indecente”. Con le sue creazioni trasmetteva alle donne la consapevolezza della provocazione senza mai scadere, però, nella volgarità. Intendeva la sensualità come il compimento delle forme, l’elogio delle linee. Corsetti, strascichi, body erano il punto di partenza da cui lui ideava delle vere e proprie sovrastrutture architettoniche, che rendevano ogni sua sfilata un evento memorabile. Il suo atto creativo era un’esercizio totalizzante: nei suoi abiti metteva tutto se stesso, il regista e il fotografo, il passato da ballerino e da acrobata e la sua inclinazione da bodybuilder. “Mi sono sempre sentito un regista e i vestiti che ho fatto erano una direzione del quotidiano”, aveva detto in un’intervista a Interview Magazine.

Ha definito l’haute couture per diversi decenni e i look più iconici di moltissime star sono frutto del suo estro: da David Bowie e Diana Ross, a Lady Gaga e Beyoncé e Sharon Stone. Senza dimenticare gli storici corsetti ideati per Madonna. È stato il primo a far sfilare in passerella una cantante, Diana Ross, quando ancora le top model regnavano sovrane e le celebrity si limitavano ad assistere ai défilé dalla prima fila. E ancora, il suo profumo più celebre, Angel, ad oggi una delle fragranze più vendute al mondo. La sua parabola ha iniziato ad invertire la rotta a fine anni ’90: nel 1997 il suo brand ha iniziato il declino ed è stato acquisito dal gruppo cosmetico Clarins, che ha rilevato anche le licenze dei suoi profumi, oggi di proprietà di L’Oréal. Nel 2002 la sua ultima sfilata, nel 2003 il ritiro dalle passerelle: Thierry Mugler non ha voluto cedere il punto e ha preferito mantenere intatta la sua libertà creativa piuttosto che piegarla alle leggi del mercato. La moda non gli bastava più e iniziò a collaborare con il Cirque du Soleil per lo spettacolo Extravaganza.

Nel 2010 il rilancio del marchio con la direzione creativa di Nicola Formichetti, che decise di ribattezzarlo solo Mugler. Le cose non andarono bene come sperato e il brand rimase nell’ombra fino al 2017, quando l’arrivo di Casey Cadwallader riaccese i riflettori. Proprio lo scorso settembre ha inaugurato a Parigi una mostra in suo omaggio, Thierry Mugler: Couturissime, una raccolta di 150 pezzi tra le sue creazioni più emblematiche scelti nell’archivio del couturier e che coprono il periodo tra il 1977 e il 2014. Resterà aperta sino all’aprile 2022 al Musée des Arts Décoratifs.

Immediati i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della moda e non solo. La top model americana Bella Hadid ha esclamato sui social un “Nonononono”, seguito dall’immagine di una faccia triste, mentre l’attrice americana January Jones ha risposto con un segno di cuore sempre attraverso il suo profilo Instagram.

Morto Thierry Mugler, addio allo stilista dei corsetti di Madonna e Lady Gaga: aveva 73 anni. I suoi abiti-scultura hanno fatto la storia della moda
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione