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Amadori, guerra in famiglia: la nipote Francesca licenziata in tronco da responsabile comunicazione: “Regole uguali per tutti”

Da tempo i rapporti tra le parti erano tesi, ma è ancora mistero sulla causa scatenante. La dirigente: "Farò ricorso"
Amadori, guerra in famiglia: la nipote Francesca licenziata in tronco da responsabile comunicazione: “Regole uguali per tutti”
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“Parola di Francesco Amadori!”: e la sua parola questa volta è toccata alla nipote Francesca, licenziata dall’azienda avicola nota in tutta Italia anche per gli spot in tv. Francesca Amadori era responsabile della comunicazione del gruppo. A dare la notizia è l’edizione di Cesena, dove ha sede l’azienda, del Resto del Carlino. Da quanto si apprende, da tempo i rapporti tra le parti erano tesi e martedì mattina è stato consegnato alla nipote l’avviso dell’interruzione del rapporto di lavoro con effetto immediato. Ancora non si è capito qual è stato il motivo scatenante della decisione. Era stata proprio lei, tra le altre cose, a occuparsi della pubblicazione di Parole di Francesco Amadori, un libro di 140 pagine in cui l’imprenditore ripercorreva la sua vita.

Il consorzio operativo Gesco del gruppo Amadori ha confermato la conclusione del rapporto lavorativo “per motivazioni coerenti e rispettose dei principi e delle regole aziendali”, specificando che “tali regole sono valide per tutti i dipendenti senza distinzione alcuna“. L’episodio ha portato alla convocazione dell’assemblea dei soci di Romagna Iniziative, consorzio che raggruppa le principali realtà industriali della Romagna. Dopo aver spiegato la situazione, i soci hanno ringraziato Francesca Amadori per il suo ruolo, chiedendole di rimanere al suo posto.
Da tempo circolavano voci su una possibile rottura professionale tra la donna e il gruppo gestito dalla famiglia. Il padre di Francesca, Flavio, ne è presidente.

E’ solo l’inizio di quella che sembra una guerra familiare. Il Corriere.it racconta che Francesca Amadori è pronta a “valutare le iniziative più opportune per oppormi ad un provvedimento che ritengo ingiusto e illegittimo e che non riguarda la violazione di alcuna regola aziendale, trovando al contrario fondamento in altre logiche che dovranno essere appurate nelle opportune sedi”.

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