Tamara Pisnoli, ex moglie di Daniele De Rossi, rischia 10 anni e 9 mesi di carcere con l’accusa di tentata estorsione, lesioni e rapina. Questa la pena che avrebbe richiesto la procura, stando a quanto riportato dal Corriere. Già nel 2014, Pisnoli era stata arrestata dai carabinieri di Roma, che ne avevano disposto i domiciliari. I fatti, però, risalgono all’anno precedente.

È infatti il 2013 quando la donna – figlia di Massimo Pisnoli, pregiudicato, ucciso nell’agosto del 2008 per motivi legati a una rapina – ha da poco concluso un affare con l’imprenditore Antonello Ieffi, ex compagno di Manuela Arcuri, versandogli 84.000 euro come acconto per l’acquisto di una licenza per un impianto fotovoltaico dalla società E-Building Real Estate dell’imprenditore.

Pisnoli reputa successivamente l’investimento poco produttivo e pretende la restituzione della somma con un interesse: almeno 150.000 euro. Il 17 luglio del 2013, mentre Ieffi si trova in un bar dell’EUR (Roma), dove aveva un appuntamento con un amico, viene prelevato da persone a lui sconosciute, che lo caricano a bordo di un’auto e lo conducono in un appartamento poco distante. Secondo l’accusa, una volta dentro la sua casa, l’ex moglie di De Rossi reclama per lei i soldi. Altri 50.000 euro dovranno essere dati invece a chi ha partecipato al rapimento. L’uomo si oppone e, secondo le testimonianze, Pisnoli gli urla contro: “Sai quanto ce metto a fa ammazzà ‘na persona? Basta che metto 10 mila euro in mano a un albanese. Non ce metto niente!“.

Ieffi però non cede e allora iniziano a picchiarlo, fino a ferirlo con un coltello, per poi abbandonarlo per strada. Una volta libero, Ieffi denuncia la vicenda, assistito dall’avvocato Luigi Annunziata. Ora il pm ha chiesto la stessa condanna di Pisnoli anche per Francesco Camilletti e Francesco Milano, che avrebbero costretto l’uomo a recarsi presso l’abitazione di lei. La sentenza è prevista per il 31 gennaio 2022.