I nuovi contagi in Francia nelle ultime 24 ore rappresentano un record assoluto, 335.000. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Olivier Véran (nella foto). Un picco che era atteso da Parigi che da giorni segnala l’incremento dei contagi spinto dal dilagare della variante Omicron. Il governo francese ha dichiarato oggi anche lo stato di emergenza sanitaria nei territori e nelle collettività d’oltremare di Guadalupa, Guiana francese, Mayotte, Saint-Martin e Saint-Barthélémy a causa di un “notevole aumento” dei casi di coronavirus dovuto alla variate Omicron.

Tornano invece sotto quota 200.000, assestandosi peraltro a poco meno di 195.000 dopo il picco assoluto di oltre 218.000 censito ieri, i contagi da Covid registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore. Lo certificano i dati ufficiali, su un record di ben oltre 2 milioni di test. S‘impennano invece i numeri dei morti, che risalgono a 334, ma appesantiti dal recupero statistico di decessi non conteggiati nei giorni festivi di Natale e Capodanno. Confermata inoltre l’accelerazione del totale dei ricoveri nazionali, avviato verso i 20.000, ma con un minore impatto sulle terapie intensive rispetto alle prime ondate della pandemia, e segnali d’una frenata del tasso d’incremento delle ammissioni negli ospedali a Londra. Quanto ai vaccini, le terze dosi booster somministrate (circa 35 milioni) superano il 60% della popolazione over 12 e il 75% degli aventi diritto (vale a dire di tutti gli ultra diciottenni).

Intanto, in Polonia è risultato positivo al virus anche il presidente della Repubblica, Andrzej Duda, che adesso si trova in isolamento ma “sta bene, non ha sintomi gravi ed è costantemente seguito dai medici”. Il governo francese ha invece dichiarato oggi lo stato di emergenza sanitaria nei territori e nelle collettività d’oltremare di Guadalupa, Guiana francese, Mayotte, Saint-Martin e Saint-Barthélémy a causa di un “notevole aumento” dei casi di coronavirus dovuto alla variate Omicron.

La diffusione della nuova variante Omicron del coronavirus colpisce anche una delle manifestazioni più attese e amate dai brasiliani: per il secondo anno consecutivo è stata annunciata la cancellazione delle sfilate del Carnevale di Rio De Janeiro. A comunicarlo sono state le autorità della città meravigliosa: “Il carnevale di strada come si è svolto fino al 2020 non avrà luogo nel 2022”, ha affermato il sindaco Eduardo Paes in una diretta sui social network, spiegando le difficoltà nel controllare questi festeggiamenti in un periodo d’aumento di contagi dovuti anche alle riunioni delle festività. La decisione della giunta carioca è stata presa dopo un incontro con i rappresentanti dei gruppi musicali di quartiere, i blocos. La sfilata delle scuole di samba al Sambodromo è invece per il momento confermata per fine di febbraio. Paes ha chiarito che era stato proposto di organizzare eventi in tre diverse parti della città, ma i blocos non l’hanno accettato. Hanno invece intenzione di fargli una “controproposta”, ha aggiunto. È il secondo anno che il carnevale di Rio viene cancellato a causa della pandemia, visto che, secondo il dipartimento del turismo della città, durante i festeggiamenti del 2020 circa 7 milioni di persone hanno preso parte alle feste di strada. Numeri insostenibili per il secondo Paese al mondo più colpito dalla pandemia dietro agli Stati Uniti, con circa 620mila morti per coronavirus.

Hong Kong tenta di correre ai ripari e vieta i voli provenienti da 8 Paesi, come confermato dalla governatrice Carrie Lam: il divieto riguarda l’Australia, il Canada, la Francia, l’India, il Pakistan, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti. “I voli passeggeri da questi Paesi non potranno atterrare a Hong Kong e le persone che hanno soggiornato in quei Paesi non potranno imbarcarsi sui voli per Hong Kong, compresi i voli di transito”, ha affermato Lam ai media.

Intanto continuano i record di contagi in tutto il mondo. Oggi anche Olanda, Argentina e Israele mostrano numeri senza precedenti dall’inizio della pandemia. Le autorità di Buenos Aires parlano di 81.210 contagi nelle ultime 24 ore, il doppio della giornata precedente, con 49 morti. Tel Aviv, invece, riporta 11.978 nuovi casi, il bilancio più alto dall’inizio della pandemia. Nei Paesi Bassi sono infine più di 24mila i nuovi casi di coronavirus.

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