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Milano, un cittadino su 18 è in quarantena. Disagi e code per il tampone in farmacia, la Regione crea nuova task force

Nel capoluogo lombardo 19mila positivi (in tutta la regione sono 122mila) e 75mila persone in isolamento. In città ore in coda per entrare in farmacia, un problema che ha portato alla creazione di una task force che sta lavorando sull'ampliamento dei luoghi dove poter fare il tampone
Milano, un cittadino su 18 è in quarantena. Disagi e code per il tampone in farmacia, la Regione crea nuova task force
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Nel bollettino Covid di lunedì 27 dicembre i lombardi “attualmente positivi” sono circa 122mila. Secondo il Corriere della Sera, sono almeno 75mila i milanesi che, in attesa di un tampone con esito negativo, stanno passando le vacanze tra Natale e il primo dell’anno nuovo in quarantena o in isolamento.

Dal momento del test positivo, il paziente deve aspettare almeno 10 giorni per sperare di vedere ribaltato il risultato. A finire in isolamento non sono soltanto i milanesi risultati positivi (19mila sui 122 in Lombardia), ma anche tutta la rete di contatti stretti, in quarantena per una settimana se vaccinati o dieci giorni se non immunizzati. Per il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, è “più difficile che coloro che hanno fatto la terza dose si contagino, quindi probabilmente si può rivedere la regola per questa categoria”. La pressante richiesta di tamponi, fa notare il Corriere, ha però mandato in tilt il sistema pubblico di distribuzione, con persone che aspettano anche ore in coda per poter entrare in farmacia.

Per far fronte all’emergenza, è stato allestito un nuovo centro per tamponi a Gallarate, mentre il centro di Terreno a Milano è stato ampliato con otto linee e si lavora per aprire un hub in zona Fiera Rho. Un’altra soluzione è una task force speciale, che secondo il Corriere ha già deciso di creare una lista prioritaria dei pazienti rispetto alle loro necessità. Anche il governatore Fontana chiede una rivisitazione dei parametri rispetto alle esigenze del paziente, riguardo all’obbligo di quarantena che costringe molti vaccinati con terza dose a una serie di tamponi.

(Foto di repertorio)

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