In cerca di un regalo per Natale o del prossimo libro da leggere? Ecco tre idee, tra i libri letti negli ultimi tempi, che ho trovato tra i più meritevoli di condivisione. In ordine puramente cronologico nell’ordine di lettura di chi scrive.

Io non sono come voi – Marco Boba, Eris Edizioni

Si può essere imputati per un “Post Scriptum” in un libro? A giudicare da quanto avvenuto a Marco Boba, autore di Io non sono come voi, la risposta è sì, se si è in Italia, anche nel 2021, in una “democrazia” dove vige la “libertà di stampa, di espressione e garanzie costituzionali”.

Sono arrivato a questo libro proprio dopo aver letto l’incredibile storia, raccontata all’epoca dal Manifesto, che ha visto l’autore indagato dalla Procura di Torino per qualcosa scritto in un romanzo di finzione di un libro uscito nel 2015. Ricorda un po’ la vicenda di Erri de Luca, anche lui perseguito dalla Procura di Torino (sembra che i peggiori criminali in quella zona siano gli scrittori) e persino rinviato a giudizio (ma poi assolto) per aver osato dire o scrivere che a suo avviso la Tav Torino Lione andava “sabotata”. Il risultato, allora come oggi, è stato, come insegna l’effetto Streisand che la notizia è stata amplifica.

Tornando al libro, Boba narra la storia di Francesco, pieno di rabbia e frustrazioni, che intercetta una borsa piena di soldi e decide di cogliere la palla al balzo per far perdere le sue tracce e andare a isolarsi su un’isoletta del sud Italia. Dopo un po’ però il passato più e meno recente e gli incontri fatti sul treno e sull’isola gli fanno prendere strade che non aveva previsto… Già solo per solidarietà a uno scrittore incriminato per una frase estrapolata da un romanzo, penso che il libro meriti di essere letto. Se si aggiunge che la lettura è interessante (seppur il modo di scrivere sia spesso crudo) ci sono due motivi per farlo.

Ogni mattina a Jenin – Susan Abulhawa, Feltrinelli

La storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di “senza patria”. Di una famiglia che potrebbe essere una delle tante che furono costrette a lasciare il paesino di Ain Hod nel 1948 per il campo profughi di Jenin, quella di due fratelli, costretti a diventare nemici: uno rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, l’altro che consacra la sua esistenza alla causa palestinese.

La tragedia dell’esilio, la guerra, lo sradicamento forzato dalla propria terra e dagli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta, ma anche tanto amore.

Un libro pieno di emozioni, che racconta decenni di storia palestinese attraverso le vite di persone semplici e comuni, e che vi rapisce e lascia il segno.

Il suono della colpa – Alessio Piras e Daniele Grillo, Mursia

Ambientata a Genova, la cui descrizione dà voglia di scoprirla in lungo e in largo, il romanzo narra la storia di Benedetta, postina precaria, che dopo essersi imbattuta, il suo primo giorno di lavoro, nel cadavere di uno dei liutai più stimati in città, si ritrova a vestire i panni di investigatrice, prendendo una strada che la porterà a ritroso nel tempo, arrivando fino al 12 dicembre 1969, giorno della dalla strage di Piazza Fontana…

Alessio Piras, già autore di altri gialli ambientati a Genova, e Daniele Grillo, vice responsabile della Cronaca di Genova de Il Secolo XIX, con questo libro scritto a quattro mani coinvolgono il lettore pagina dopo pagina in un giallo avvincente, pieno di suspense e che non delude!

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