Si chiamerà Plenitude la società di Eni che riunisce le attività retail e nel settore delle energie rinnovabili del gruppo, che sarà quotata in Borsa entro la fine del 2022. Il Cane a sei zampe manterrà una quota di maggioranza: “Pensiamo di collocare in Borsa una quota tra il 20 e il 30%”, ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che non ha voluto quantificare il valore della società.

Plenitude, che nasce dalla precedente Eni gas e luce, “combina produzione da rinnovabili, vendita di energia e servizi energetici a clienti retail, e una rete capillare di punti di ricarica per veicoli elettrici”, ha spiegato la società agli analisti finanziari nella sede di Borsa italiana. La società, guidata da Stefano Goberti, si impegna a raggiungere l’obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2040, fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti. Per quanto riguarda le colonnine di ricarica, oggi 6.500, punta a raggiungere quota 31mila entro il 2030.

Plenitude prevede nelle rinnovabili un obiettivo di oltre 6 Gigawatt di capacità installata entro il 2025 per poi raggiungere “oltre 15 GW di capacità installata entro il 2030″. Il margine operativo lordo nel comparto viene visto a a break-even nel 2021, puntando a 0,4 miliardi di margine operativo lordo entro il 2025. Nel comparto retail i 10 milioni di clienti sono visti in crescita a 11,5 milioni entro il 2025, e a oltre 15 milioni entro il 2030. La crescita dovrebbe essere sostenuta da un piano di investimenti da 1 miliardo per il periodo 2022-2025.

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