Trentacinquemila persone in marcia a Bruxelles verso le istituzioni europee per protestare contro le nuove misure anti-Covid imposte dal governo belga. Iniziato in maniera pacifica, il corteo è presto degenerato con un lancio di oggetti da parte di un gruppo di manifestanti contro la polizia, al quale gli agenti hanno risposto usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni nel tentativo di disperderli. Nei video pubblicati sui social, si vedono anche furgoncini delle forze dell’ordine assaltati e distrutti dai manifestanti a volto coperto. Una vera e propria guerriglia urbana.

La manifestazione, denominata ‘Insieme per la libertà’, è stata organizzata in risposta al divieto di accesso a bar e ristoranti imposto ai non vaccinati con una legge emanata dal governo lo scorso mercoledì. L’Europa sta affrontando un’altra ondata di contagi e diversi Paesi hanno inasprito le misure, anche più duramente di quanto stabilito dal governo di Bruxelles. Il Belgio, uno dei Paesi più duramente colpiti dalla ripresa della pandemia, ha esteso i permessi per lavorare da casa e inasprito le misure contro i non vaccinati. Da fine ottobre il Belgio ha costantemente fatto registrata una media di circa 10mila casi al giorno, con una popolazione vaccinata prossima al 75%.

Gli scontri di Bruxelles seguono la notte di assalti vissuta a Rotterdam, in Olanda, tra venerdì e sabato, vigilia della nuova stretta. In seguito alle proteste, continuate anche in altre città dei Paesi Bassi durante la serata di sabato, sono state arrestate circa 40 persone. Tra le misure messe in campo ci sono la chiusura di bar e ristoranti alle 20 e dei negozi di beni non essenziali alle 18. Via anche i tifosi dagli stadi. Ampliata anche la gamma di luoghi in cui sarà necessario mostrare il green pass e tornato l’obbligo di ricevere a casa massimo 4 persone.

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