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Covid, l’Ema ha avviato la valutazione sul vaccino Moderna per la fascia 6-11 anni

"Ci incoraggia il fatto che il vaccino Moderna Covid-19 con il dosaggio di 50 mg ha aiutato a prevenire l’infezione da Sars-CoV-2 nei bambini", ha commentato Stéphane Bancel, amministratore delegato della casa farmaceutica
Covid, l’Ema ha avviato la valutazione sul vaccino Moderna per la fascia 6-11 anni
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L’Agenzia europea del farmaco ha avviato la valutazione della domanda presentata dalla casa farmaceutica statunitense Moderna per ottenere il via libera all’uso del suo vaccino anti-Covid Spikevax per i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Moderna – il cui vaccino in alcuni paesi come Francia, Germania, Svezia e Danimarca non è consigliato per gli under 30 – ha sottoposto all’ Ema la valutazione del suo vaccino.

“Ci incoraggia il fatto che il vaccino Moderna Covid-19 con il dosaggio di 50 mg ha aiutato a prevenire l’infezione da Sars-CoV-2 nei bambini“, ha commentato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. Lo studio di fase 2 “KidCOVE nella popolazione pediatrica dai 6 mesi a 12 anni sta proseguendo. Lo studio riguarda tre gruppi di età: da 6 a meno di 12 anni, da 2 a meno di 6 anni, e da 6 mesi a meno di 2 anni. L’efficacia del vaccino del 100% è stata osservata due settimane dopo la prima dose al dosaggio stabilito. Inoltre per l’infezione asintomatica dopo due settimane dalla prima dose l’efficacia del vaccino era del 65%. Infine per l’infezione da Sars-CoV-2, indipendentemente dai sintomi, l’efficacia del vaccino era dell’80% due settimane dopo la prima dose.

Israele ha già vaccinato molti bambini tra i 5 e i 12 anni, soprattutto nei casi dei bimbi più fragili e con malattie. E adesso, seguendo le stesse regole e valutando attentamente la sicurezza e l’efficacia, potrebbe valutare la possibilità di vaccinare anche i bambini sotto i 5 anni come ha spiegato Arnon Shahar capo della task force anti Covid in Israele, in un incontro organizzato nei giorni scorsi dall’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar. Shahar ha sottolineato l’importanza della terza dose per combattere la quarta ondata del virus ricordando che in Israele nelle ultime settimane sono state salvate migliaia di vite grazie al booster. “Potremo andare avanti e migliorare la situazione proprio grazie al booster, ma dipenderà da noi e dalle forze che sapremo mettere in campo”.

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