Mesi fa Kena: Bridge of Spirits venne presentato durante uno State of Play di Sony, dividendo il pubblico, chi pensava fosse interessante, anche per la sua grafica in simil cartoon, e chi proprio per questo tipo di grafica aveva relegato il gioco di Ember Lab ad un titolo con poca enfasi, che mal si sposava con gli annunci di una delle console più potenti sul mercato ad oggi.

Kena, la giovane protagonista di questo gioco è una guida spirituale, impegnata in una sorta di viaggio d’iniziazione dove cercherà con l’aiuto dei Rot, piccoli spiriti della foresta, a riportare la pace eliminando la corruzione che ha colpito il suo mondo.

Graficamente sorprendente per essere il primo lavoro dello studio, Kena è visivamente molto pulito e gradevole, forse non cosi spinto per la sua natura cross-platform (il gioco è disponibile non solo su PS5 ma anche su Play Station4, e PC) ma nella sua semplicità risulta efficace e con effetti di luce notevoli, che vanno a sottolineare quella che è a tutti gli effetti una fiaba dalle tinte action; Bridge of spirits dimostra tutti i classici punti dei giochi di azione del passato, con sezioni di platforming e arrampicata che non possono non ricordare Tomb Raider, assieme a un combattimento non cosi basilare come sembra nelle prime ore.

Nelle dieci ore di viaggio la nostra protagonista andrà trovando sempre più amici che si schiereranno con lei nel cercare di liberare il mondo che popolano dalla corruzione, i Rot infatti possono essere usati oltre che per spostare pesi e afferrare cose anche in combattimento, muovendosi come un unica entità; questo tipo di meccaniche rende sicuramente più piacevole e variegato un gioco che sulle prime potrebbe sembrare fin troppo semplicistico, soprattutto per il tipo di avventure a cui ormai tutti i giocatori sono abituati.

Ma forse la vera bellezza di un gioco come Kena sta proprio nella sua semplicità, dalle foreste fiabesche ai villaggi incantati l’avventura scorre fluida fino alla fine senza mai annoiare, con un ottimo level design con zone perfettamente interconnesse e strade da ripercorrere per recuperare qualche Rot sperduto o visitare qualche zona segreta altrimenti inaccessibile senza determinati poteri.

Semplice e intuitivo Kena: Bride of spirits è un ottimo esordio per Ember Lab su PlayStation5, una console che ha fin troppo bisogno di esclusive e che in questo caso può godere della bellezza di un titolo che richiama l’animazione e che permette di passare qualche ora di relax senza troppe complicazioni, completamente assorbiti dalla poesia di questa piccola perla consigliata a ogni possessore della console di Sony.

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